Energia24 Gennaio 2022 16:13

Sostenibilità, Gattoni (Cib): Digestione anaerobica fondamentale per transizione agro ecologica. Riconversione elettrica opportunità per nostre aziende

“È fondamentale confrontarsi coi nostri soci e gli operatori per poter cercare di indirizzare al meglio la fase di finalizzazione in corso ed abbiamo deciso di partire con questi incontri tecnici parlando del tema della sostenibilità, un tema che tocca trasversalmente tutta la produzione del biogas e del biometano del nostro settore. Quando partimmo con le bioenergie l’obiettivo principale era quello della produzione rinnovabile, piano piano il tema si è sempre più spostato sulla possibilità attraverso le bioenergie di contenere i cambiamenti climatici. La sostenibilità è quindi un tema inevitabile.”

Così il presidente del CIB, Piero Gattoni nel corso del webinar di approfondimento dedicato al tema della sostenibilità del biometano.

“È uscita una direttiva importantissima, la Red I, che forniva gli obiettivi sui temi di sostenibilità, poi superata dalla direttiva Red II attualmente in corso e recepita da un recente decreto legislativo anche a livello nazionale. Ma è già in fase di dibattito e discussione la proposta della commissione sulla revisione di questa direttiva. Tutto questo per dire che il lavoro che dobbiamo affrontare come produttori è come sempre a più livelli. Da una parte a livello europeo, con la nostra partecipazione attiva all’associazione biogas europea che deve indirizzare al meglio le direttive comunitarie e poi a livello nazionale per valutare le ricadute.

La recente comunicazione sulla tassonomia della commissione Ue ha dato un chiaro indirizzo a quelli che saranno in futuro i criteri che dovranno indirizzare gli investimenti e la gestione della finanza pubblica e privata, ed in questa direttiva i temi della sostenibilità vengono particolarmente rafforzati.

Noi però abbiamo uno strumento importante, ovvero la nostra tecnologia, cioè la digestione anaerobica che abbiamo sempre sostenuto all’interno del Consorzio e che permette, laddove venga utilizzata nel miglior modo possibile, il rispetto di questi criteri” prosegue il presidente del Cib.

“Oggi come Consorzio, all’interno di questo panorama, abbiamo cercato di sviluppare una comunicazione che evidenziasse il potenziale della digestione anaerobica come infrastruttura fondamentale per la transizione agro ecologica, cercando di avere anche un approccio molto concreto considerando che dovevamo preservare gli ingenti investimenti che sono stati fatti dalle nostre aziende. Vi è infatti all’interno della direttiva, ed anche della Red II, un importante criterio che prevede l’esenzione dei criteri di sostenibilità per i cosiddetti piccoli impianti, impianti installati inferiori ai 2 Megawatt termici. Questo criterio è per noi molto importante e lo abbiamo evidenziato anche al Mite, sarebbe perciò opportuno che venisse inserito all’interno dell’attuale decreto di promozione per il biometanocosì da permettere agli impianti di piccole dimensioni di poter riconvertire senza dover fortemente stravolgere il mix delle matrici che si sono costruite nel corso degli anni all’interno delle filiere territoriali. Si potrebbe così avere anche il minor impatto all’interno di tutta una serie di attività burocratiche e di certificazione che andranno espletate nel momento in cui questo criterio verrà stabilito.

Decreto biometano. In base alle bozze che sono circolate e che è stato recentemente notificato alla commissione, questo è un decreto che contiene sicuramente degli aspetti per noi positivi ma come Cib pensiamo che debba essere ancora sostenuto e migliorato per essere più di aiuto allo sviluppo degli investimenti all’interno dei territori. Per questo stiamo sviluppando una serie di dossier tecnici per cercare di presidiare l’attività di finalizzazione di questa bozza di testo normativo, che ha ancora alcuni punti importanti da definire in fase attuativa come l’elemento degli ausiliari. Ci sono poi alcune questioni di decalage annuale della valorizzazione della tariffa che portano gli investimenti ad essere concentrati velocemente e questa è una esigenza che contrasta con la capacità dell’industria del settore di accompagnare le aziende produttrici nel giusto tempo.

Il Pnrr sappiamo che non sarà però l’unico strumento, così come la riconversione al biometano delle nostre aziende non sarà l’unica opportunità che noi vediamo per i nostri associati. Vi è infatti l’importante possibilità di una riconversione elettrica. Riteniamo ci debba essere oggi un piano chiaro e complessivo per i produttori per permettere a tutti di fare le proprie scelte nel minore tempo possibile, quanto più ritardo ci sarà nel quadro complessivo tanto più le imprese avranno difficoltà a muovere l’iter dell’investimento che parte dal processo autorizzativo” conclude Gattoni.