Sostenibilità20 Maggio 2024 16:18

Sostenibilità, Colucci (Circularity): aziende devono avere piani di sostenibilità importanti come quelli di business

"Per noi è importante promuovere annualmente la ricerca che facciamo, perché ci interessa conoscere il punto di vista delle aziende coinvolte e non solo. Da qui si aprono diversi temi di business: capire come supportarle e avere contezza sul dato e poi diffonderlo in merito alla sostenibilità ambientale".

Così Camilla Colucci, CEO di Circularity e VP di Innovatec Group con deleghe ESG, in occasione dell'evento di presentazione dei risultati dell'Osservatorio Clean Tech. l’Osservatorio è una iniziativa promossa da Innovatec Group e Circularity  in collaborazione con Eumetra, una indagine puntuale e approfondita che analizza la percezione e l’adozione di buone pratiche di sostenibilità ambientale, efficienza energetica ed economia circolare nelle aziende italiane.

"La cosa che emerge - afferma Camilla Colucci -, è il collegamento fra due temi, anche se non vanno di pari passo: ossia gli investimenti effettuati e il fatto, di contro, che una grande quantità di aziende non abbia una strategia a medio-lungo termine sul tema di discussione. E' possibile che non ci siano le competenze, ma è anche possibile che il management di un'azienda non abbia né l'esigenza né gli strumenti per impostare questa visione. Un piano di sostenibilità, in fondo, deve avere le stesse caratteristiche di un piano di business sul prodotto: anche perché si parla sempre e comunque di investimenti. Per le aziende, viste le attuali condizioni fatte di incentivi e normative, è più facile investire a spot e non con continuità".

"Oltre a questo c'è un altro macro argomento interessante: quello relativo alla riduzione e riciclo del rifiuto e del redesign. Poche aziende si sono fatte vedere interessate a quest'ultimo aspetto, tante di più al riciclo. La circolarità è il riciclo, ma non solo.
Qualche anno fa, la politica, ha messo al centro efficientamento e rendicontazione sulla sostenibilità con incentivi e obblighi, diversamente è avvenuto per il recupero dei materiali; cosa che però ora sta diventando anch'essa importante. Le aziende, anche quando il consumatore andrà a buttare un prodotto che lei vende, dovrà attivarsi per creare una filiera di smaltimento dell'articolo stesso".

"Il mio auspicio è che, nei prossimi anni, per aiutare le aziende ad abbracciare la circolarità in tutti i suoi aspetti, la politica attui una politica di incentivazione in favore delle aziende più attive in questo ambito. Cosa che finora non è avvenuta, ma che penso, con ottimismo, potrà avvenire a breve".