E’ trascorso ormai un anno dal repulisti interno a Sogin che ha portato al licenziamento di quattro dirigenti per gli esborsi ingiustificati e gli appalti senza gara, come - oltre ad AGEEI che ha pubblicato la relazione E&Y in anteprima - ebbe a scrivere anche L’Espresso e LaVerità qualche tempo fa, riferiti a dieci anni di spese dedicate al deposito nazionale per le scorie radioattive.
Un anno fatto di andirivieni della polizia giudiziaria negli uffici romani della Sogin e in quelli della sua controllata Nucleco, a confermare quella delicata situazione giudiziaria della società pubblica richiamata in più occasioni dal noto settimanale e legata alle inchieste aperte e ancora in corso da parte della Procura di Roma.
In Sogin, però, non sarebbero stati a girarsi del tutto i pollici, tra coloro che hanno supportato o condotto i controlli interni e chi ha consentito il necessario coinvolgimento delle Autorità competenti.
Risalirebbe alla fine del 2021, infatti, l’esposto alla Procura della Repubblica di Roma inoltrato dall’Organismo di Vigilanza della società, dopo aver preso visione degli elementi emersi a seguito delle verifiche di team esterni e gruppi interni sulla regolarità delle fasi di acquisizione e gestione di contratti riguardanti il periodo 2010-2020.
Qualche mese dopo, si ricorda, la società ha proceduto al licenziamento di quattro dirigenti.
Come si legge sul sito della società, l’Organismo di vigilanza della Sogin è ufficio indipendente e dotato di poteri autonomi di iniziativa e di controllo e risulta nominato nel febbraio 2021, composto da tre membri (due sono esterni), di cui uno con funzioni di Presidente.
Quest’ultimo ruolo è svolto dal professore Gaetano Caputi, avvocato già magistrato ordinario con funzioni di giudice di tribunale in materia civile, penale e del lavoro, ritenuto uno dei più grandi esperti italiani di apparati amministrativi pubblici. Attualmente, è Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio dei Ministri.