News27 Settembre 2022 12:59

Sogesid, Filctem Cigl: imbarazzante silenzio e inerzia che merita risposte. PNRR, carenze sicurezza lavoro, troppi affidamenti esterni e assenza piano industriale. C’è nessuno?

"Un imbarazzante silenzio e inerzia da parte della Sogesid che merita risposte consequenziali da parte dei lavoratori e della loro rappresentanza sindacale". E' quanto fanno sapere ad AGEEI dalla FILCTEM CIGL che, già lo scorso 13 luglio scriveva in una nota: "Sogesid? ….c’è nessuno?".

Per la società in house providing di Mite e Mims debiti per 107 milioni, con un incremento del 20% annuo, utilizzo sempre più massiccio di consulenze esterne con un aggravio in bilancio di ulteriori 3 milioni nel solo 2021 - nonostante la preoccupazione della Corte dei Conti, assenza dal 2019 di un Comitato di Controllo, chiamata di affidamento di incarichi a cognomi noti nella politica e in attesa ancora della certificazione sulla parità di genere.

Tutto sotto la guida di Massimo Anitori, il superdirettore che ricopre 3 ruoli dirigenziali.

La Sogesid sembra che continui a collezionare preoccupazioni per il suo presente e soprattutto per il suo futuro, anche alla luce del mancato coinvolgimento nel PNRR, strumento chiave per il rilancio del paese. Sebbene infatti la Sogesid sia una società in house di MITE e MIMS, il Ministero della transizione ecologica - ex Ministero dell'Ambiente - non sembra avere interesse ad utilizzare a pieno il supporto tecnico di una struttura nata nel 1993 proprio per dare attuazione agli impulsi innovativi legati proprio all'azione di questo ministero, tanto che, sondata da AGEEI ha risposto di "avere emergenze più importanti".

A sottolinearlo è la Filctem Cigl, sindacato che si occupa proprio dei lavoratori Sosesid. Questi ultimi hanno fornito per anni personale all'ex ministero dell'Ambiente, senza però essere equiparati a lavoratori statali, causando diversi scioperi tra il 2018 e il 2019. Le condizioni lavorative e quelle aziendali, non sembrano però essere mutate dopo 3 anni. In un Comunicato dei lavoratori Fictem Cigl Sogesid datato 13 luglio 2022, emergono infatti gravi carenze nella gestione societaria, alcune già emerse nella valutazione annuale pubblicata dalla Corte dei Conti lo scorso aprile 2022.

Secondo il documento sindacale infatti emerge che Il Comitato degli Iscritti FILCTEM CGIL evidenzia:

- Nessun intervento da parte della Sogesid al fine di garantire la tutela della salute e della sicurezza dei suoi lavoratori garantendo sedi e ambienti di lavoro adeguati come dimostrano gli episodi di questi giorni al piano – 2 del MITE.

- Alcun coinvolgimento della Sogesid per la definizione dei programmi di sviluppo nell’ambito della programmazione 2021-2027 o per l’attuazione degli investimenti e delle riforme previste dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza mentre il MITE si rivolge a società di lavoro interinale per la ricerca di esperti.

- Dismissione programmata e riduzione già in atto delle attività di assistenza tecnica della Sogesid al MiITE.

- Continuo ricorso ad affidamenti esterni da parte della Sogesid per la realizzazione delle attività ordinarie e per l’attuazione delle iniziative progettuali.

- Mancanza di una organizzazione del lavoro capace di valorizzare le competenze, le esperienze e le professionalità del personale e di un piano industriale.

- Alcuna informazione sui dati di bilancio e sulle prospettive societarie se non quelle che circolano nei corridoi di via Calabria o delle amministrazioni presso le quali lavorano i dipendenti della Sogesid.

Il comunicato di luglio che Cgil ha inviato ad AGEEI, sottolinea come, al di là delle problematiche legate alla salubrità dei luoghi di lavoro, non sia stato fatto nulla riguardo alle opportunità da cogliere dal Green Deal europeo, dalla transizione ecologica, dalla programmazione 2021-2027 e dal Recovery Plan. Tutto questo, come ha rilevato AGEEI nei precedenti articoli, anche a causa della mancata nomina di un Comitato di Controllo da parte di MITE e MIMS dal 2019. Secondo la FILCTEM CIGL emerge "un imbarazzante silenzio e inerzia da parte della Sogesid che merita risposte consequenziali da parte dei lavoratori e della loro rappresentanza sindacale".

Queste preoccupazioni da parte dei sindacati non sono del resto recenti: già il 17 giugno 2021, le rappresentanze RSU avevano espresso forte preoccupazione per i 7 milioni di disavanzo emersi dal bilancio 2020.

LEGGI QUI IL COMUNICATO FILCTEM CIGL

QUI LE PREOCCUPAZIONI DEL SINDACATO A GIUGNO 2021

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