Energia12 Maggio 2022 09:15

Snam: utile netto in crescita a 325 milioni di euro (+3,8%) nel primo trimestre 2022

I ricavi totali del primo trimestre 2022, al netto dei corrispettivi a copertura degli energy costs, ammontano a 808 milioni di euro, in aumento di 104 milioni di euro (+14,8%) rispetto all’analogo periodo del 2021. L’incremento è attribuibile alla crescita dei business della transizione energetica (+63 milioni di euro), in particolare all’efficienza energetica, e dei business regolati (+41 milioni di euro), anche grazie a proventi one-off connessi alla cessione di rimanenze a magazzino di gas di proprietà, nonostante l’effetto negativo dovuto alla riduzione del WACC. È quanto emerge dai risultati consolidati del primo trimestre 2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi ieri sotto la presidenza di Monica de Virgiliis.

I ricavi regolati, al netto dei corrispettivi a copertura degli energy costs, ammontano a 631 milioni di euro, in lieve riduzione (-3 milioni di euro, pari allo 0,5%) rispetto al primo trimestre 2021 per gli effetti della revisione del WACC a partire dal 1 gennaio 2022. Tali effetti (-32 milioni di euro complessivamente, di cui -25 milioni di euro relativi al settore trasporto e -7 milioni di euro al settore stoccaggio) sono stati in parte compensati: (i) dall’incremento della base RAB del trasporto (+10 milioni di euro, incluso l’effetto dei minori incentivi “input based”); (ii) dai maggiori volumi di gas trasportato (+8 milioni di euro) dovuti alla ripresa dei consumi interni e alla crescita delle esportazioni; (iii) dai maggiori ricavi per servizi “output based” (+7 milioni di euro).

I ricavi dei business della transizione energetica ammontano a 127 milioni di euro, in aumento di 63 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021, per il positivo contributo delle attività nell’efficienza energetica, trainate dal forte sviluppo in ambito residenziale.

Per il resto il Margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari a 588 milioni di euro (+5,2% rispetto al primo trimestre 2021), l’Utile netto adjusted di gruppo ha registrato i 325 milioni di euro (+3,8% rispetto al primo trimestre 2021, per effetto della positiva performance operativa e della crescita del contributo delle società partecipate), gli investimenti tecnici si sono attestati a 223 milioni di euro (231 milioni di euro nel primo trimestre 2021) mentre l’indebitamento finanziario netto: 12.620 milioni di euro (14.021 milioni di euro al 31 dicembre 2021), in riduzione principalmente per la temporanea variazione del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento.

“I risultati del primo trimestre mostrano la solidità del core business di Snam, la positiva performance operativa e il maggiore contributo delle società partecipate, elementi che hanno consentito di compensare gli effetti derivanti dalle disposizioni del nuovo periodo regolatorio in tema di remunerazione del capitale per le attività caratteristiche – ha commentato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam -. La nostra infrastruttura di trasporto, stoccaggio e rigassificazione inoltre conferma la propria centralità nel complesso contesto geopolitico attuale. Per questo siamo anche al lavoro per intraprendere le iniziative necessarie per contribuire alla sicurezza e per consentire la diversificazione degli approvvigionamenti in Italia e nei territori nei quali operiamo, restando nel contempo impegnati ad abilitare la transizione energetica e a raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonica, nell’interesse di tutti i nostri stakeholder”.

Per quanto riguarda il futuro, “le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per l’anno in corso prevedono una flessione rispetto al 2021, in particolare per l’effetto dell’aumento dei prezzi energetici nel settore industriale e per temperature attese meno rigide rispetto a quelle registrate nel 2021. L’attività di ottimizzazione della struttura finanziaria condotta negli ultimi sei anni ha portato a una riduzione del costo medio del debito lordo a un valore medio al di sotto dell’1% nel 2021 rispetto al 2,4% del 2016. Le attuali condizioni di mercato e lo scenario di tassi e credit spread si prevede potranno impattare questo livello nella rimanente parte dell’anno, seppur in maniera limitata grazie al pre-funding e all’esercizio di liability management conclusi a inizio 2022. Snam non è attiva nel mercato russo e non detiene partecipazioni, anche in joint venture, in società russe. Al momento i flussi dalla Russia continuano senza interruzioni, ma l’incertezza e il timore di possibili implicazioni sul fronte degli approvvigionamenti hanno innescato una significativa crescita dei prezzi del gas e del petrolio”.

“TAG (società soggetta a controllo congiunto) e GCA (società collegata) sono le società partecipate estere con maggiore esposizione verso forniture di gas russo attraverso contratti per il trasporto.
In merito alla gestione operativa delle attività ricorrenti e alla realizzazione del programma di investimenti 2022, si conferma il livello annunciato, con particolare riferimento ai business regolati, per supportare la crescita industriale di Snam e la sicurezza del sistema – ha sottolineato Snam -. A oggi, sulla base delle informazioni disponibili e delle stime del management relative alla situazione sopracitata, si prevede un impatto complessivamente limitato rispetto ai risultati economico-patrimoniali dell’anno in corso, il che consente di confermare la guidance sull’utile netto 2022 di circa 1,1 miliardi di euro, assumendo la stabilità della quota in De Nora e del contributo delle consociate austriache e una domanda gas costante”.

Tra i fatti di rilievo di questo periodo sono da segnalare invece la firma da parte di Snam di un Memorandum of Understanding con Enagás per commissionare congiuntamente uno studio di fattibilità tecnica per la possibile realizzazione di un gasdotto offshore tra Spagna e Italia, a beneficio dell’ulteriore diversificazione delle forniture verso il nostro Paese e l’Europa. Mentre per quanto riguarda lo stoccaggio. Infine il Consiglio di Amministrazione ha confermato Luca Oglialoro “Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari” ai sensi dell’art. 154-bis del D.Lgs. n. 58 del 1998. La sua nomina è avvenuta previo parere favorevole del Collegio Sindacale e nel rispetto dei requisiti di professionalità previsti dallo Statuto, ai sensi di legge.