News31 Gennaio 2024 09:50

Shipping, interrogazione Frijia (FdI Camera): su Carbon intensity indicator enuovi carburanti

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00943

presentato da

FRIJIA Maria Grazia

testo di

Lunedì 29 gennaio 2024, seduta n. 235

FRIJIA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. — Per sapere – premesso che:

tra i tanti dossier aperti a livello europeo e internazionale, quelli legati alla decarbonizzazione avranno certamente un impatto importante sul comparto marittimo e degli operatori dello shipping;

in tale contesto, secondo le principali associazioni di categoria, il Carbon intensity indicator (Cii), obbligatorio dal 2023 per tutte le navi superiori a 5.000 GT, come è pensato oggi, potrebbe comportare effetti opposti rispetto a quelli di reale salvaguardia ambientale, penalizzando proprio il naviglio italiano, tra i più efficienti in termini di sostenibilità ambientale e che ogni giorno dirotta migliaia di camion dalla strada alle vie del mare;

il Cii misura con quanta efficienza una nave trasporta merci e passeggeri con la verifica in grammi di CO 2 per capacità trasportata e per miglio nautico: alle navi viene assegnato un rating da «A» ad «E», che dal 2030 diventerà ancora più stringente;

ad essere contestata, in particolare, è la componente «metrica», cioè il metodo con cui è individuata la classe della nave, che tiene in considerazione il servizio che effettua più delle caratteristiche del mezzo: le lunghe soste in porto diventano un elemento penalizzante per il rating, anche se la nave è nuovissima e ha alti standard di rispetto dell'ambiente;

come chiarito dalle associazioni armatoriali nazionali, per quanto riguarda il pacchetto Fit for 55 di riduzione delle emissioni entro il 2030 e l'ingresso dello shipping nel sistema degli scambi di quote di emissione, dopo le misure già ottenute per tutelare i collegamenti con le isole minori, l'obiettivo oggi è fare altrettanto per quelli con Sardegna e Sicilia «al fine di scongiurare un netto aumento dei costi del trasporto»;

è necessario ipotizzare nuove forme incentivali per finanziare interventi di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e al fine di assicurare nei prossimi anni la disponibilità sul mercato, a costi accessibili, dei nuovi carburanti alternativi e relativi investimenti infrastrutturali;

ad oggi, infatti, tali carburanti non sono ancora disponibili su larga scala, per la mancanza di un'adeguata rete di distribuzione e stoccaggio nei porti –:

se e quali immediate iniziative, anche presso le competenti sedi europee, il Governo intenda assumere affinché venga accolta la richiesta di rivedere la metrica del Carbon intensity indicator al fine di tutelare il naviglio italiano.
(3-00943)