Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02038
presentato da
testo di
GHIRRA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
in Sardegna la deficitaria efficienza del sistema dei collegamenti interni e la mancata garanzia di una mobilità sostenibile si ripercuote sullo spopolamento delle zone interne e, più in generale, rappresenta un ostacolo alla ripresa socio-economica dell'Isola, oltre che costituire un limite alla libertà di movimento dei sardi;
la Sardegna conta 18 chilometri di ferrovie ogni mille chilometri quadrati, a fronte della media nazionale di 56 chilometri per mille chilometri quadrati; mentre il doppio binario è presente solo nel 12 per cento della rete quando in Italia si raggiunge quasi la metà;
il rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente, come quello precedente, ribadisce le croniche criticità della rete ferroviaria locale sarda: inoltre, evidenzia come, a fronte dei progressi nell'elettrificazione della rete e dell'installazione di sistemi di controllo della sicurezza (SCMT, Sistema controllo marcia treno e SSC, Sistema supporto condotta) per interventi che interessano complessivamente oltre 1.700 chilometri di rete, da questi importanti investimenti resti esclusa gran parte della rete dell'isola;
in tema di trasporto pubblico locale, le aziende pubbliche hanno un parco autobus di circa 1.300 mezzi con una media di 7 anni di vita, quasi la metà con oltre 10 anni di vita;
grave anche l'assenza di una rete autostradale. La Sardegna è l'unica regione d'Italia ad esserne del tutto priva: ne dovrebbe fare le veci una rete di superstrade costruite fra i principali centri abitati, arterie da cui diramano poi strade secondarie verso tutte le località, non fosse che l'unica grossa arteria, la strada statale 131, è un cantiere permanente, e non è migliore la situazione della viabilità provinciale, abbandonata a sé stessa dopo il depotenziamento delle province;
inoltre, in Sardegna è del tutto assente un piano regionale dei trasporti – l'ultimo risale al novembre 2008 – che consenta di inserire gli interventi in un progetto organico e che, nel tempo, raggiunga l'obiettivo di offrire ai sardi una mobilità all'altezza delle aspettative e indispensabile per progettarne e accompagnarne lo sviluppo –:
quali iniziative di competenza si intenda adottare per colmare il divario esistente fra il sistema dei trasporti interni della Sardegna e le altre regioni italiane ed europee e se, conseguentemente, non ritenga di intervenire attraverso lo stanziamento delle risorse necessarie per garantire ai sardi il pieno rispetto del principio di eguaglianza, del diritto alla mobilità e di continuità territoriale.
(5-02038)