Energia25 Marzo 2022 08:46

Saipem ecco i dettagli del piano strategico 2022-25

Aumento di capitale da 2 mld entro fine anno, si punta sul settore offshore

Via libera di Saipem all’aggiornamento del Piano strategico 2022-25, alla manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società e alla chiusura del bilancio 2021. Partiamo da quest’ultimo.

IL BILANCIO CONSOLIDATO 2021

Saipem ha approvato il bilancio 2021 con Ricavi a 6.875 milioni di euro (7.342 milioni di euro nel 2020), un EBITDA adjusted negativo per 1.192 milioni di euro (positivo per 614 milioni di euro nel 2020) con perdita di 901 milioni di euro nel quarto trimestre su cui ha pesato il risultato della backlog review su progetti E&C, un risultato operativo (EBIT) adjusted 2021 negativo per 1.713 milioni di euro (positivo di 23 milioni di euro nel 2020) e un risultato netto in perdita di 2.467 milioni di euro (perdita di 1.136 milioni di euro nel 2020).

Il Bilancio dell’azienda ha registrato anche un indebitamento finanziario netto post IFRS-16 pari a 1.541 milioni di euro (1.226 milioni di euro al 31 dicembre 2020), in miglioramento rispetto al terzo trimestre (1.673 milioni di euro) ma anche acquisizione di nuovi ordini nel 2021 per 7.208 milioni di euro (8.659 milioni di euro nel 2020), le acquisizioni del quarto trimestre, di oltre cinque volte superiori rispetto a quelle del terzo trimestre, che hanno confermato le aspettative di ripresa degli investimenti nell’Oil&Gas. Il Bilancio di esercizio 2021 della Saipem SpA si chiude con una perdita di 2.382 milioni di euro e una limitata esposizione del backlog di fine anno per progetti in Russia, che pesa circa l’1% sul backlog IFRS e circa l’8% sul backlog inclusivo di società non consolidate.

AUMENTO DI CAPITALE DA 2 MLD

Il vero cuore delle decisioni di Saipem è contenuto nella manovra finanziaria che si concretizzerà nell’arco del Piano stratetico: essa prevede un aumento di capitale di 2 miliardi di euro la cui realizzazione è prevista entro fine anno. I soci ENI e CDP hanno assunto l’impegno a sottoscrivere complessivamente circa il 43% dell’aumento di capitale, in proporzione alle partecipazioni rispettivamente detenute nel capitale della società; la restante parte di circa 57% è coperta invece da un accordo di pre-underwriting con primarie banche italiane e internazionali.

La società ha infatti sottoscritto accordi per far fronte alle esigenze di liquidità a breve termine per 1,5 miliardi di euro, di cui 645 milioni di euro messi a disposizione da ENI e CDP quali versamenti in conto futuro aumento di capitale, e per 855 milioni di euro da un pool di banche a titolo di finanziamento.

A ciò si aggiunge una nuova linea RCF fino a 1 miliardo di euro, che verrà organizzata entro l’avvio dell’aumento di capitale e rispetto alla quale 7 banche che partecipano alla Manovra Finanziaria hanno confermato di aver approvato in via preliminare la partecipazione per circa 450 milioni di euro. Ma anche in linee di firma su base bilaterale da parte di banche che partecipano alla Manovra Finanziaria per un importo complessivo di circa 1,35 miliardi di euro.

COME SI ARTICOLA LA MANOVRA

“Anche al fine di sostenere il fabbisogno finanziario della Società di breve termine, sino alla realizzazione dell’aumento di capitale, la Manovra Finanziaria prevede un intervento immediato di liquidità, di importo complessivamente pari a 1,5 miliardi di euro”, spiega Saipem aggiungendo che 645 milioni di euro verranno versate entro il 31 marzo 2022, a titolo di “Versamento in Conto Futuro Aumento di Capitale” da parte degli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla Società, Eni e CDP Industria mentre per l’ammontare residuo, secondo tempistiche sostanzialmente analoghe all’intervento dei Soci che precede e subordinatamente a tale intervento, mediante il sostegno finanziario da parte di primarie banche italiane e internazionali. Si tratta di Banco BPM S.p.A., BNP Paribas, Citibank, N.A., London Branch, Deutsche Bank S.p.A., HSBC Continental Europe, Milan Branch, Illimity Bank S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e UniCredit S.p.A

A valle della Manovra Finanziaria inclusiva di aumento di capitale di due miliardi di euro, il Gruppo si attende una posizione finanziaria netta consolidata di circa 800 milioni di euro a fine 2022. Grazie all’evoluzione prevista del business e all’apporto di risorse finanziarie della manovra, ci si attende una posizione finanziaria netta vicina allo zero a fine 2025.

ULTERIORI 1,5 MLD DA MONETIZZAZIONE ASSET, RINEGOZIAZIONE CONTRATTI E VALORIZZAZIONE BUSINESS DRILLING ONSHORE

Oltre all’accelerazione del piano di riduzione dei costi fissi e all’ottimizzazione del footprint industriale a livello internazionale, incluse nei target di piano, sono state individuate azioni aggiuntive (non incluse nel Piano 2022-25) che potrebbero apportare potenziale liquidità addizionale per oltre 1,5 miliardi di euro. Tali azioni aggiuntive includono la monetizzazione di asset, la rinegoziazione di contratti esistenti e la valorizzazione del business drilling onshore. In merito alla valorizzazione del drilling onshore, Saipem ha in corso un negoziato su base esclusiva con un primario operatore internazionale.

IL PIANO STRATEGICO: ASSET OFFSHORE, DRILLING E WIND IN PRIMO PIANO

L’aggiornamento del piano strategico si basa invece, innanzitutto, su un E&C offshore, per il quale si prevede un CAGR 2021-25 dell’8%, trainato dalla ripresa dei settori sia convenzionale che SURF, in particolare in Medio Oriente ed Africa, su un drilling offshore, con CAGR 2021-25 del 16% atteso su scala globale e su un offshore wind, considerato un mercato di dimensioni rilevanti con un forte potenziale di crescita ad un CAGR 2021-25 superiore al 30%.

Il piano prosegue con l’accelerazione del piano di efficienze con riduzione dei costi di struttura per oltre 150 milioni di euro nel 2022 e con un run-rate di oltre 300 milioni di euro nel 2024. E da previsioni di EBITDA adjusted 2022 a oltre 500 milioni di euro, e margine sui ricavi a doppia cifra a partire dal 2024; EBITDA adjusted 2025 previsto a oltre 1 miliardo di euro, con un free cash flow nel 2025 di circa 700 milioni di euro.

In particolare l’incremento del focus su acquisizione di attività offshore, sia E&C che drilling, “caratterizzate da una più alta marginalità grazie alla consolidata posizione competitiva di Saipem”. Il Gruppo aumenterà il focus commerciale sui mercati E&C offshore e Drilling offshore, “per i quali è prevista una forte crescita. Tali segmenti hanno dimostrato storicamente un’alta marginalità per Saipem”. E ancora, sottolinea l’azienda “nei mercati offshore E&C e drilling, il Gruppo può contare su di un vantaggio competitivo che deriva dalla sua flotta altamente tecnologica, dall’esperienza maturata nelle geografie chiave e dalla comprovata reputazione acquisita negli anni con i principali clienti nel settore energetico.Maggiore selettività nelle acquisizioni del business E&C onshore, privilegiando commesse a maggior contenuto tecnologico nei segmenti LNG e nella gas valorization, nella quale Saipem può far leva su tecnologie proprietarie”.

Il Gruppo adotterà una maggiore selettività commerciale anche nel business E&C onshore, “in ottica di riduzione dei rischi e di focalizzazione sulla generazione di valore, rispetto ai volumi. Si prevede la riduzione dell’esposizione in segmenti caratterizzati da alta competizione ed una rifocalizzazione in contesti dove Saipem può svolgere un ruolo da leader, quali LNG e gas valorization (impianti Urea ed Ammonia), facendo leva sulle proprie referenze, local content ed offerta tecnologica proprietaria”. Nell’orizzonte 2022-25 Saipem ha un piano di acquisizione di progetti E&C onshore di circa 15 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto al piano di Ottobre 2021. E un riposizionamento su attività a basso rischio nell’offshore wind per il 2022-23, a cui si aggiunge l’adozione di una rinnovata strategia commerciale ed esecutiva per catturare nella seconda parte del Piano il potenziale di crescita del mercato.