Energia10 Marzo 2022 14:37

Rinnovabili, Utilitalia: patti territoriali tra imprese ed enti locali per ridurre le importazioni di gas

Colarullo: “Entro il 2026 la produzione di energia rinnovabile potrebbe passare da 116 TWh/anno a 187 TWh/anno, riducendo del 25% la quantità di gas metano attualmente importato dalla Russia”

Sviluppare dei patti territoriali tra imprese ed enti locali sulle energie rinnovabili, tesi all’individuazione di aree idonee alla realizzazione degli impianti e alla velocizzazione delle procedure. Il tutto con l’obiettivo di centrare gli obiettivi del Green Deal europeo e di aiutare il Paese a ridurre la dipendenza dalle fonti fossili. Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, ha lanciato la proposta oggi nel corso di un’audizione alla Camera sul Decreto legge Energia.
“Le Imprese che si occupano di servizi pubblici locali - ha spiegato il direttore generale Giordano Colarullo - sono pronte a fare la propria parte in termini di investimenti e sostegno per i territori. Ma per l’effettiva e rapida realizzazione di impianti rinnovabili, l’impegno di Regioni, Province e Comuni risulta determinante. Un’accelerazione nell’identificazione delle aree idonee, un’effettiva e stringente condivisione degli obiettivi tra le Regioni e un sistema di compensazione territoriale, potranno attivare una spirale virtuosa che contribuirà alla sostenibilità del bilancio energetico nazionale”. Mettendo in campo uno sforzo realizzativo simile a quello previsto per il PNRR, secondo le stime di Utilitalia, “l’accelerazione delle procedure autorizzative e il pacchetto di misure aggiuntive indirizzate agli Enti locali consentirebbe di raggiungere entro il 2026 (l’orizzonte posto dal PNRR) il passaggio dall’attuale produzione di 116 TWh/anno di energia rinnovabile a 187 TWh/anno, permettendo di ridurre del 25% la quantità di gas metano attualmente importato dalla Russia”.