News6 Marzo 2024 16:05

Rinnovabili, Pichetto: in base a PNIEC aggiornato, investimenti in infrastrutture di rete per 37 mld e per 6 mld in sistemi accumulo

“Tutte le forme di incentivazione previste per le fonti rinnovabili sono costruite per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del sistema energetico al 2030 e al 2050. Il GSE elabora il dato sugli incentivi concessi alle diverse fonti rinnovabili, relativo all'ammontare esatto per ogni tipo e forma, a decorrere dalla data di entrata in vigore del singolo meccanismo. Sul sito del Gestore è attualmente disponibile il ‘Rapporto Semestrale Energia e clima Italia’ con dati aggiornati al primo semestre del 2023. Dal 2008 fino al 2022, risultano erogati incentivi per oltre 141 miliardi di euro”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin durante il question time alla Camera rispondendo a un’interrogazione sugli incentivi per le fonti rinnovabili e oneri in bolletta. “Nel rapporto viene esaminato anche lo scenario degli oneri per gli anni successivi al 2023, la cui evoluzione dipende da una pluralità di fattori, tra cui il prezzo di mercato dell’energia e la producibilità attesa degli impianti nei residui anni di incentivazione. Si ricorda infatti che, per buona parte dei meccanismi di incentivazione, l’onere risultante dipende in modo inverso dal valore del prezzo dell’energia”.

“In ogni caso la progressiva diffusione delle rinnovabili, favorirà la diminuzione dei costi delle singole tecnologie in relazione alle quali sono tarati i meccanismi di incentivazioni, e di conseguenza una riduzione degli oneri in bolletta nel tempo”, prosegue Pichetto. “In merito agli strumenti di supporto di più recente approvazione, si stima per il decreto sulle CER, ai fini della realizzazione dei 5 GW di impianti previsti, un onere di incentivazione annuo compreso tra i 230 ed i 340 milioni di euro per 20 anni; mentre per il decreto sull’agrivoltaico si stima un onere di incentivazione annuo di circa 30 milioni di euro per 20 anni, in conformità all’obiettivo di circa 1 GW di impianti”.

“In futuro si potranno aggregare i dati relativi ai provvedimenti in fase di elaborazione, come il Decreto FER 2 e il FERX, per i quali è tuttavia prematuro fornire stime precise”, precisa il ministro. “Infine, sulla base del PNIEC aggiornato si stimano investimenti in infrastrutture di rete per circa 37 miliardi di euro e di oltre 6 miliardi di euro per i sistemi di accumulo”.