In Parlamento6 Marzo 2024 11:39

Rinnovabili, interrogazione Peluffo (Pd Camera): su iniziative per stimolare nuovi investimenti in settore idroelettrico

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01041

presentato da

PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido

testo di

Martedì 5 marzo 2024, seduta n. 256

PELUFFO, SIMIANI, DE MICHELI, DI SANZO, GNASSI, ORLANDO, BRAGA, CURTI, FERRARI, SCARPA, ROGGIANI, GHIO, CASU e FORNARO. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica . — Per sapere – premesso che:

l'idroelettrico rappresenta la prima fonte energetica rinnovabile in Italia, producendo il 41 per cento dell'energia complessiva rinnovabile, con quasi 4.300 impianti che ogni anno producono 46 terawattora. Una risorsa energetica che impiega quasi 15.300 addetti e che necessita di costante manutenzione e continui investimenti;

sono state più volte segnalate capacità non sfruttate del sistema idroelettrico «storico»: la potenza lorda degli impianti idroelettrici operativi è quasi raddoppiata dal 1963 a oggi; eppure, la produzione idroelettrica si è mantenuta sostanzialmente costante, segno evidente della carenza di investimenti nel settore che ne penalizza la produzione;

nel 2021 è stata disposta l'archiviazione delle procedure di infrazione in precedenza avviate nei confronti di diversi Stati membri, tra cui l'Italia, in relazione alle modalità di affidamento senza gara delle grandi concessioni idroelettriche: tra le ragioni dell'archiviazione, la Commissione europea ha preso atto che le analisi svolte hanno mostrato una situazione stagnante nel settore idroelettrico negli ultimi 15 anni e anche nel prossimo futuro, il che rivelerebbe la mancanza di un interesse economico a realizzare i nuovi impianti anche in ragione degli investimenti necessari per adempiere agli obblighi ambientali derivanti dalla normativa unionale;

con il decreto-legge n. 21 del 2022 (articolo 25, comma 1, lettera 0a), si è estesa la disciplina del golden power anche alle concessioni di grande derivazione idroelettrica;

con la legge sulla concorrenza n. 118 del 2022 si è stabilito che procedure di assegnazione delle concessioni sono effettuate tenendo conto degli interventi di miglioramento delle infrastrutture esistenti e di recupero della capacità di invaso, e si disciplina la competenza normativa, sulla materia, delle singole regioni e l'avvio non oltre il 31 dicembre 2023 delle gare per l'assegnazione delle concessioni di derivazione d'acqua per uso idroelettrico scadute o in scadenza;

tra dicembre 2023 e gennaio 2024 Lombardia e Abruzzo hanno avviato le procedure per la riassegnazione delle prime concessioni scadute: tali azioni, pur compiute nell'alveo delle rispettive competenze e deliberazioni regionali in materia, evidenzierebbero importanti profili di disomogeneità inerenti non solo alle condizioni di gara ma anche alle leggi regionali stesse, ostacolando già in partenza lo sviluppo di investimenti nel settore –:

quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare al fine di pervenire a una disciplina uniforme sul territorio nazionale e stimolare nuovi investimenti nel settore idroelettrico, anche alla luce del fatto che le grandi concessioni di derivazione idroelettrica sono asset strategici per la sicurezza e l'autonomia energetica nazionale.
(3-01041)