In Parlamento15 Maggio 2024 11:01

Rinnovabili, interrogazione Ghirra (Avs): su iniziative contro speculazioni economiche ai danni di paesaggio

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02794

presentato da

GHIRRA Francesca

testo di

Lunedì 13 maggio 2024, seduta n. 291

GHIRRA. — Al Ministro della cultura, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

l'articolo 20 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 di attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, prevede che entro 180 giorni vengano adottati uno o più decreti ministeriali attraverso cui stabilire principi e criteri omogenei per l'individuazione di superfici e aree idonee e non idonee all'installazione di impianti a fonti rinnovabili;

con gli articoli 6 e 7 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 convertito in legge 91 del 15 luglio 2022 sono state introdotte nuove misure volte alla diffusione sul territorio di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e alla semplificazione dei procedimenti autorizzativi; in particolare, il comma 2 dello stesso articolo 6, demanda a un atto della competente Direzione generale del Ministero della cultura, da emanarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore dello stesso decreto-legge l'individuazione di criteri uniformi di valutazione dei progetti di impianti di energia da fonti rinnovabili, idonei a facilitare la conclusione dei procedimenti;

a parere dell'interrogante, il non più rinviabile passaggio alle fonti rinnovabili di produzione energetica, auspicabile nel rispetto dei beni ambientali, del paesaggio, agricoli, dei contesti economico-sociali, non può e non deve trasformarsi in una speculazione energetica a esclusivo beneficio delle imprese produttrici;

l'enorme numero di progetti di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili (5.678 al 31 marzo 2024), in gran parte finanziate con fondi pubblici provenienti dal PNRR, ha già ampiamente superato il target previsto a livello comunitario al 2030 (oltre 336 GW rispetto ai 70 GW concordati);

in alcune regioni, per giunta aventi un sistema elettrico collegato al resto d'Italia con connessioni a portata contenuta come la Sardegna, la soprintendenza speciale per il PNRR ha registrato «una complessiva azione per la realizzazione di nuovi impianti da fonte rinnovabile, tale da superare già oggi di ben 7 volte quanto previsto come obiettivo da raggiungersi al 2030 sulla base del Fit for 55, tanto da prefigurarsi la sostanziale sostituzione del patrimonio culturale e del paesaggio con impianti di taglia industriale per la produzione di energia elettrica oltre il fabbisogno regionale previsto» (nota Sopr. PNRR prot. n. 27154 del 20 novembre 2023 e nota Sopr. PNRR prot. n. 51551 del 18 marzo 2024);

in Sardegna, le istanze di connessione di nuovi impianti presentate a Terna S.p.a. al 31 marzo 2024 risultavano complessivamente 809, pari a 57,67 GW di potenza, suddivisi in 524 richieste di impianti di produzione energetica da fonte solare per 22,99 GW (39,87 per cento), 254 richieste di impianti di produzione energetica da fonte eolica a terra per 16,86 GW (29,23 per cento) e 31 richieste di impianti di produzione energetica da fonte eolica a mare 17,82 GW (30,90 per cento), equivalenti a circa 30 volte gli impianti oggi esistenti in Sardegna;

i termini indicati di cui agli articoli 20 del decreto legislativo n. 199 del 2021 come anche quello indicato dall'articolo 6, comma 2 del decreto-legge n. 50 del 2022 sono decorsi senza che, a quanto risulta all'interrogante, siano stati emanati i decreti attuativi indispensabili alle regioni affinché possano individuare le aree idonee, né il regolamento contenente i criteri uniformi di valutazione dei progetti e considerate le ripercussioni concrete connesse al ritardo, anche sul piano paesaggistico e ambientale –:

quali iniziative intendano intraprendere i Ministri interrogati, per quanto di competenza, al fine di evitare disastrose speculazioni economiche ai danni del paesaggio e rendere pienamente operative le previsioni legislative citate in premessa, anche attuando in modo completo il dettato di cui all'articolo 20 del decreto legislativo n. 199 del 2021 e di cui all'articolo 6 del decreto-legge n. 50 del 2022.
(4-02794)