In Parlamento8 Maggio 2024 10:47

Rinnovabili, interrogazione Almici (FdI Camera): su piccoli e medi impianti idroelettrici

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02769

presentato da

ALMICI Cristina

testo di

Martedì 7 maggio 2024, seduta n. 288

ALMICI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

il piccolo e medio idroelettrico in Italia rappresenta una importante fonte rinnovabile di generazione installata e fornisce una significativa produzione di energia elettrica, con ricadute importanti in termini di posti di lavoro attestati in migliaia di lavoratori, tra diretti e indiretti;

sono poco meno di 4.500 gli impianti in esercizio e moltissimi i progetti tutt'ora in sviluppo. Diversi di questi impianti, in fase più o meno avanzata dell'iter autorizzativo, saranno installati secondo le tipologie costruttive a bassissimo impatto, di cui all'articolo 4, comma 3, lettera b), punti i., ii., iii. e iv. del decreto del Ministero dello sviluppo economico 23 giugno 2016 che prevedono, in particolare, la realizzazione di impianti su canali artificiali o condotte esistenti, senza incremento né di portata derivata dal corpo idrico naturale, né del periodo in cui ha luogo il prelievo; l'utilizzo di acque di restituzione o di scarico di utenze esistenti senza modificare il punto di restituzione o di scarico; l'utilizzo di salti su briglie o traverse esistenti senza sottensione di alveo naturale o sottrazione di risorsa e l'utilizzo di parte del rilascio del deflusso minimo vitale al netto della quota destinata alla scala di risalita, senza sottensione di alveo naturale;

per quanto consta all'interrogante, tali requisiti sarebbero indicati come prioritari, a quanto si apprende anche nel cosiddetto decreto FER X;

il decreto ministeriale 23 giugno 2016 assegnava una tariffa compresa tra i 210 €/MWh e i 150 €/MWh a seconda dello scaglione di potenza in cui sarebbe rientrato l'impianto fino alla taglia di 1 MW, mentre il successivo decreto ministeriale 4 luglio 2019 ha ridotto tali tariffe con una conseguente riduzione dei progetti di impianti con potenza inferiore ad 1 MW, tra cui molti con le citate caratteristiche;

nella bozza del Decreto FER X gli impianti ad accesso diretto (con potenza inferiore a 1 MW) avranno, per quanto a conoscenza, tariffe simili a quelle delle procedure con asta; con questa ulteriore drastica riduzione (nel caso non sia stata creata una tariffa ad hoc per gli accessi diretti nella nuova versione del FER X oggetto di confronto con la Commissione europea) un numero limitatissimo di impianti con potenza inferiore ad 1 MW, tra cui molti con le caratteristiche costruttive sopra indicate, potrà vedere la luce. Ciò stride, tra l'altro, con il costo di costruzione di riferimento riportato nella tabella dello stesso decreto che risulta superiore a quello dei precedenti decreti FER di incentivazione, in linea con aumentati costi delle materie prime, a differenza del fotovoltaico dove il deciso calo di acquisto dei moduli ha consentito di contenere il costo complessivo dell'impianto;

una significativa parte degli impianti idroelettrici è prevista su infrastrutture esistenti e i nuovi interventi di installazione, come peraltro successo su quelli già in esercizio, prevedono significativi interventi di ammodernamento delle opere idrauliche, ma anche delle strumentazioni di misura e delle apparecchiature di sicurezza dei sistemi acquedottistici esistenti senza impegni di spesa per lo Stato, le regioni e i soggetti gestori;

l'installazione di tali tipologie di impianti consentirebbe l'incasso di canoni di concessione e di couso a favore degli enti locali senza alcuna derivazione ulteriore dal corpo idrico, ma sfruttando quella già esistente –:

quali siano gli intendimenti in merito alla definizione della tariffa da assegnare agli impianti di cui in premessa ed al relativo premio, soprattutto in considerazione delle esternalità positive rispetto agli impianti tradizionali con nuove derivazioni dal corso d'acqua, del costo aumentato delle materie prime e dei benefici economici e ambientali connessi alla realizzazione di tali impianti.
(4-02769)