Energia2 Maggio 2022 19:27

Rigassificatori, superbonus villette, semplificazioni per rinnovabili e rifiuti Roma: ecco cosa prevede il Dl Aiuti del governo

I rigassificatori verranno considerati “interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti” mentre i governatori dei territori interessati dalla loro realizzazione saranno nominato commissari di governo. Entro 180 giorni le Regioni dovranno individuare le aree idonee per la realizzazione di impianti rinnovabili. Mentre sul Sueprbonus delle villette “la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell'intervento complessivo, nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati ai sensi del presente articolo”. È quanto si legge nella bozza del decreto Aiuti all'esame del Consiglio dei ministri visionata da Ageei.

Numerosi anche gli interventi in altri settori. “Nell’applicazione degli orientamenti europei vigenti in materia di aiuti di stato per il settore agricolo, forestale e nelle zone rurali, al fine di aumentare la capacità di produzione di energia elettrica rinnovabile, alle imprese del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale è consentito realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle proprie strutture produttive aventi potenza eccedente il consumo medio annuo di energia elettrica, compreso quello familiare. È altresì consentita la vendita in rete dell’energia elettrica prodotta". La disposizione "si applica anche alle misure di investimento attualmente in corso, incluse quelle finanziate a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, e la sua efficacia è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”, si legge nella bozza.

Per quanto riguarda gli impianti a carbone vista la “situazione di eccezionalità che giustifica la massimizzazione dell’impiego degli impianti” che utilizzano fossili “i gestori degli impianti medesimi comunicano all’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale" "le deroghe necessarie alle condizioni autorizzative, per un periodo di sei mesi". Alla scadenza del termine di sei mesi, "qualora la situazione di eccezionalità permanga, i gestori comunicano all’autorità competente le nuove deroghe necessarie alle condizioni autorizzative, indicando il periodo di durata delle stesse che, in ogni caso, non è superiore a sei mesi”.

LA BOZZA INTEGRALE DEL PROVVEDIMENTO