Energia8 Settembre 2022 17:45

Riduzione dei consumi energetici e tetto ai prezzi inframarginali a 200 euro al MWh: la bozza Ue

Riduzione dei consumi e tetto ai prezzi dell'energia. Sono queste le due strade maestre tracciate da Bruxelles per il vertice di domani tra i ministri dell’Energia europei. Secondo quanto si legge in una bozza preliminare all’incontro di domani, ci sarebbero due proposte per ridurre la domanda elettrica: la prima prevede che gli Stati membri mettano in atto misure per ridurre il consumo complessivo di elettricità per tutti i consumatori, attraverso, per esempio, campagne di informazione e comunicazione ai consumatori e bandi per la demand-side response o per l'energia non consumata. Per abbassare il prezzo durante le ore più costose, Bruxelles propone in particolare di ridurre di almeno il 5% del consumo netto di elettricità durante le ore di picco dei prezzi. L'obiettivo vincolante si rivolge più specificamente ai consumatori che possono fornire flessibilità attraverso offerte di riduzione della domanda su base oraria, chiarisce la proposta di Bruxelles.

La seconda proposta va a colpire invece i ricavi in eccesso che arrivano dalla produzione di energia da tecnologie inframarginali, fissando un limite di ricavi specifico per una serie di tecnologie elencate. “Il limite dei ricavi può essere applicato al momento del regolamento delle transazioni o, se non è possibile, successivamente. Ciò potrebbe essere dovuto alle differenze nel funzionamento dei mercati dell'elettricità all'ingrosso in tempi diversi e alla loro organizzazione negli Stati membri. Con questo approccio ex-post, il mercato dell'elettricità funzionerebbe come oggi, garantendo così che le centrali elettriche più economiche ed efficienti in tutta l'UE vengano dispacciate per prime e che gli Stati membri possano fare affidamento sulle importazioni quando necessario”, si legge nella bozza di relazione. La Commissione propone in particolare un limite di 200 euro/MWh che tiene conto del costo livellato dell'energia delle tecnologie inframarginali e della necessità di garantire la certezza dei rendimenti nel mercato degli investimenti”, sottolinea la relazione.

Gli Stati membri dovrebbero poi utilizzare queste risorse aggiuntive per sostenere i consumatori per contribuire a coprire i costi di acquisto dell'elettricità, o per sostenere gli investimenti nelle FER, nello stoccaggio, nella demand response, nella trasmissione e nell'interconnessione, nel rispetto delle norme sulla concorrenza, spiega la Commissione Ue nella proposta, precisando, tuttavia, che le entrate non devono essere utilizzate per sostenere direttamente consumatori specifici diversi dalle famiglie.

LA BOZZA UE