"Oggi la situazione è grave, la pandemia, la guerra e l'inflazione hanno creato incertezza. Si pone ora il problema di ricostruire un ciclo nuovo rispetto al passato che è stato invece caratterizzato da una divisione articolata dei rapporti tra pubblico e privato nel Welfare".
Così il presidente del Censis Giuseppe De Rita a margine della presentazione del rapporto Censis. Tendercapital sulla sostenibilità sociale presso la Sala Zuccari del Senato.
Obiettivo dell'evento è quello di porre l'attenzione sulle difficoltà che incontrano i due pilastri del modello sociale italiano, famiglie e Stato, che sono chiamati a misurarsi con nuove ristrettezze economiche e crisi globali.
"Veniamo da un periodo in cui crescevano i risparmi delle famiglie e cresceva la tendenza delle famiglie a investire. A un certo punto è arrivata la pandemia, poi la guerra e infine l'inflazione. Il paese ha reagito bene alla pandemia, alla guerra un po meno bene e male all'inflazione. Si consuma di meno, si risparmia di meno, dovremo sempre di più mettere le mani in tasca per pagare i servizi", prosegue De Rita. "Si entra nell'incertezza in cui non sappiamo se risparmiare è un bene o un male e ci troviamo davanti al problema di capire se proseguiamo nel vecchio ciclo dell'incertezza o riusciamo ad uscirne. C'è preoccupazione sia nel pubblico che nel privato. L'intervento pubblico si è disperso nei bonus mentre l'intervento privato si è buttato nel risparmio. Ora siamo in un momento di sabbie mobili e noi del Censis vediamo un nuovo ciclo che inizia, le prime luci".