Politica14 Luglio 2022 13:04

Prezzi del gas e siccità aprono a prospettive cupe per l’economia italiana. Le previsioni di Bruxelles

Gentiloni: Rischio recessione in caso di stop del gas russo

Si prospettano tempi cupi per l’economia italiana. Gas e siccità guideranno una crescita al ribasso per il nostro paese nel 2023, secondo le previsioni economiche estive della Commissione europea. Anzi, l’Italia si candida addirittura a essere maglia nera d’Europa con un +0,9% del Pil il prossimo anno, un punto percentuale in meno di quanto stimato a maggio, seguita da Paesi Bassi e Slovenia, entrambe all'1%.

Le ragioni, ha spiegato Bruxelles, sono da ricercarsi nelle “potenziali turbolenze nelle forniture di gas naturale, data la dipendenza ancora consistente dell'Italia dalla Russia, malgrado i recenti sforzi di diversificazione". Che porteranno a perdita di potere di acquisto reale per le famiglie, calo nella fiducia di imprese e consumatori, colli di bottiglia dell’offerta e aumento dei costi dei finanziamenti.

"Il forte aumento dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari, insieme alle persistenti strozzature nell'offerta, stanno stimolando i prezzi al consumo – scrivono gli analisti della Commissione europea -. Si prevede che l'inflazione complessiva salirà al 7,4% quest'anno e raggiungerà una media del 3,4% nel 2023. Mentre le pressioni sui prezzi derivanti dai mercati rigidi delle materie prime energetiche dovrebbero attenuarsi solo il prossimo anno, è probabile che la grave siccità nel Nord Italia aggraverà l'impennata nei prezzi dei generi alimentari per i consumatori".

Nel corso della presentazione, il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni ha comunque riconosciuto la situazione italiana, per quanto riguarda le forniture di gas, diversificazione delle fonti e stoccaggi e mediamente più buona rispetto al resto dell’Europa: "Il livello degli stoccaggi in Italia è superiore alla media, ma nella Ue è buono, migliore dell'estate scorsa", “c’è un vantaggio sui fornitori” particolarmente variegato mentre per quanto riguarda il price cap ai prezzi del combustibile Gentiloni ha confermato che nel piano per fronteggiare il rischio di stop delle forniture di gas russo che sarà presentato mercoledì prossimo non se ne farà cenno: “È una possibile evoluzione in caso lo scenario si deteriorasse”, ha ammesso.

Quello che è certo, ha invece avvertito il commissario italiano, è che le “prospettive sono particolarmente negative per la crescita. I rischi sono profondamente collegati alla durata al proseguimento della guerra e anche alle conseguenze della stessa in particolare sulla fornitura energetica. Ulteriori riduzioni della fornitura di gas all'Unione europea farebbero ulteriormente aumentare i prezzi e amplificherebbe le forze di stagflazione".

Secondo le simulazioni di Bruxelles, in caso di taglio totale delle forniture l’economia europea entrerebbe in recessione nella seconda metà di quest'anno e il prossimo anno. Nel frattempo il prezzo del gas in Europa, pur mantenendosi alto, risulta in leggero calo rispetto ai valori record di ieri: oggi al TTf di Amsterdam è scambiato a 178,50 euro per megawattora.