Energia1 Aprile 2022 10:18

Prezzi del gas ancora in altalena, occhi puntati sull’export russo ma per il momento flussi regolari sullo Yamal-Europe

Prezzi del gas ancora sull’altalena: dopo i rialzi di ieri legati alle parole del presidente Vladimir Putin sul pagamenti esclusivamente in rubli delle forniture e l’abbassamento delle temperature, questa mattina i futures del gas sono di nuovo scesi e si trovano attorno ai 121 euro per megawattora. Nel pomeriggio il calo si è accentuato ulteriormente e si trova sui 117 euro con un ribasso di oltre il 6,5%.

Come ricorda Bloomberg, tuttavia, “gli acquirenti stranieri dovranno aprire conti speciali in rubli e valuta estera con la russa Gazprombank JSC per gestire i pagamenti, secondo il decreto del Cremlino di giovedì. La Russia ha affermato che i flussi continueranno verso l'Europa, ma la mancanza di dettagli sul nuovo meccanismo ha gettato gli acquirenti nell’incertezza. ‘Ora tutti gli occhi sono puntati su ciò che accadrà e se uno stop totale alle esportazioni di gas russe diventerà effettivamente una realtà’, ha affermato il fornitore di energia danese Energy Danmark in un report”. Gazprom ha infatti iniziato a notificare ai clienti il nuovo meccanismo per i pagamenti del gas attraverso il proprio canale Telegram assicurando, tuttavia, che continuerà in maniera responsabile a esportare gas ai suoi clienti.

Nel frattempo le spedizioni di gas russo verso la Germania attraverso il gasdotto Yamal-Europe sono riprese. Dopo essere state interrotte in un primo momento, il carburante ha iniziato a fluire in direzione inversa in Polonia. Ma le consegne via Ucraina dovrebbero rimanere vicine al livello massimo che la Russia Gazprom può inviare in base al suo contratto di transito con il paese. Le consegne attraverso l'Ucraina sono previste a circa 107,6 milioni di metri cubi, leggermente inferiori a quelle di giovedì, ma ancora vicine, dunque, al livello massimo, come scrive Reuters.