News2 Febbraio 2024 11:04

Porti, interrogazione Basso (PD): su elettrificazione e salubrità aria

Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00919

presentata da

LORENZO BASSO
mercoledì 31 gennaio 2024, seduta n.152

BASSO, PIRONDINI - Ai Ministri dell'ambiente e della sicurezza energetica, delle infrastrutture e dei trasporti e della salute. - Premesso che:

nelle città dove il porto è integrato nel contesto cittadino, oltre a rappresentare una preziosa fonte di lavoro e di ricchezza per la cittadinanza, esso porta con sé allo stesso tempo criticità dovute all'impatto sul traffico stradale e autostradale e sull'inquinamento dell'aria;

il traffico marittimo è infatti, in questi contesti, una delle più rilevanti, se non la più rilevante, sorgente di inquinanti atmosferici, in particolare di ossidi di azoto e particolato, con tutte le conseguenze che ciò determina sulla salute dei cittadini;

in particolare, per quanto riguarda il caso di Genova che accoglie il più grande porto italiano in contesto cittadino, in base a dati dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Liguria, le fonti principali di inquinamento dell'aria sono due: il traffico dei veicoli, responsabile del 26 per cento degli ossidi di azoto e del 28 per cento delle polveri sottili, ma soprattutto i fumi emessi dai camini delle navi che stazionano in porto, responsabili del 62 per cento degli ossidi di azoto e del 39 per cento delle polveri sottili;

secondo alcune organizzazioni ambientaliste, che monitorano l'inquinamento atmosferico derivante dal traffico marittimo, risultano molto alte le emissioni di ossidi di zolfo e anidride carbonica prodotte dai traghetti e dalle navi da crociera, che non risultano ancora attrezzati per un funzionamento in rada con solo approvvigionamento elettrico;

la tempistica per realizzare l'elettrificazione dei porti è legata al PNRR, nel quale sono previsti a questo scopo investimenti per 400 milioni di euro, assieme a 700 milioni di euro destinati a tale finalità dal fondo complementare al piano; anche in considerazione degli obblighi per le navi derivanti dalla normativa europea, procedere rapidamente alla costruzione delle infrastrutture renderebbe i porti italiani competitivi rispetto agli scali di altri Paesi, che stanno procedendo rapidamente in tal senso;

considerato che:

nell'ambito del pacchetto "Fit for 55", la normativa europea (ed in particolare i regolamenti (UE) n. 2023/1804 sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi, e che abroga la direttiva 2014/94/UE, e n. 2023/1805 sull'uso di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nel trasporto marittimo, e che modifica la direttiva 2009/16/CE) impone una serie di obblighi a Stati membri ed imbarcazioni, finalizzati a garantire, nei principali porti europei a decorrere dal 2030, una fornitura minima di energia elettrica da terra, per le navi porta container e per le navi da passeggeri adibite alla navigazione marittima;

dal punto di vista ambientale e della salute, rendere effettivo il cold ironing risulterebbe di grande rilevanza, poiché la quantità di emissioni prodotte potrebbe calare notevolmente tanto per gli ossidi di azoto quanto per il particolato, con un importante abbattimento sul totale cittadino, un risultato che allontanerebbe le città dalle soglie limite delle emissioni di questi inquinanti;

considerato altresì che il porto di Genova, pur essendo uno dei porti maggiormente all'avanguardia in questo campo, in quanto, tra i porti italiani, è quello ad aver iniziato il processo di elettrificazione delle banchine già dal 2010 (attualmente le banchine elettrificate risultano la banchina rimorchiatori riuniti, Genova Prà (2010); la banchina terminal traghetti, Vado ligure (2014); Fincantieri stabilimento Genova Sestri Ponente (2017); riparazioni navali, Genova (2018) e al terminal di Genova Prà i lavori per la realizzazione di due prese sono conclusi, e si stanno terminando i lavori delle ultime due prese), non prevede una data di entrata in esercizio del cold ironing in maniera esclusiva, a causa in particolare delle problematiche tariffarie, competitive e della mancata certezza di una tariffa agevolata che possa orientare gli armatori verso il suo utilizzo;

considerato infine che:

assieme alle infrastrutture per il rifornimento di energia, è quindi imprescindibile investire sin da subito per garantire ai porti l'approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili, anche al fine di cedere alle navi energia a prezzi competitivi rispetto a quella autoprodotta, anche per incentivare gli armatori all'allaccio in banchina;

un ulteriore elemento di complessità è relativo all'individuazione del gestore che possa commercializzare l'energia elettrica; sarebbe necessario anche chiarire il ruolo delle autorità di sistema portuale nella gestione del servizio, oltre a prevedere un unico tipo di contratto di approvvigionamento e rivendita dell'energia elettrica e una tariffa uniforme in tutti i porti italiani, anche per evitare l'insorgere di problematiche di competitività tra i porti e una complessiva perdita di traffico,

si chiede di sapere:

come si intenda garantire il diritto alla salubrità dell'aria e alla salute dei cittadini nelle aree urbane in cui insistono grandi porti merci e passeggeri, come quello della città di Genova;

quali siano le tempistiche previste per la completa elettrificazione e messa in esercizio delle banchine del porto di Genova, così da garantire il fabbisogno energetico alle navi che stazionano in porto, e quale sia lo stato degli investimenti delle risorse del fondo complementare e del PNRR sul complesso dei porti italiani interessati;

se si intenda prevedere investimenti in tecnologie di produzione di energia pulita precipuamente destinata al fabbisogno delle navi nei porti italiani, con particolare attenzione all'adozione di una normativa particolare ed incentivante per le CERP (comunità energetiche rinnovabili portuali);

se sia stata valutata l'opportunità di definire un unico tipo di contratto di approvvigionamento e rivendita dell'energia elettrica e una tariffa uniforme in tutti i porti italiani, e quale sia il ruolo delle autorità portuali nella gestione del servizio;

quali politiche si stiano predisponendo al fine di incentivare sin da subito gli armatori all'approvvigionamento di energia elettrica in porto, al fine di ridurre drasticamente in tempi rapidi l'inquinamento atmosferico nelle città portuali.

(3-00919)