Energia9 Febbraio 2022 16:05

Pnrr, D’Incà: Attivati bandi per 2,5 mld al Mite, altri 10 nel prossimo semestre

“Con riferimento al paventato ritardo dell'attuazione della parte di PNRR di competenza del Ministero della transizione ecologica, è doveroso precisare che a fine dicembre sono stati raggiunti tutti e sette gli obiettivi del Piano concordato con l'Unione europea e che l'orizzonte è quello di conseguire gli ulteriori 11 obiettivi previsti per la fine di giugno (4 investimenti e sette riforme). In particolare, sono stati attivati bandi per 2,5 miliardi che assegneranno risorse nei prossimi mesi e iniziative per la gestione dei rifiuti, per l'economia circolare, per la sostenibilità ambientale dei porti fra gli altri”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Inca', rispondendo al question time.

“Si precisa che nel prossimo semestre è prevista l'attuazione dei bandi per un valore di 10 miliardi di euro per realizzazioni progettuali afferenti allo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, anche per le comunità energetiche, ed adeguamento della rete di trasmissione elettrica per le immissioni di sempre più crescenti apporti dalle energie pulite, nonché per la valorizzazione del verde urbano – ha proseguito D’Incà -. Sarà posta grande attenzione alla difesa dell'ecosistema, della biodiversità mediante la digitalizzazione dei parchi, nonché l'adozione della strategia nazionale per l'economia circolare. In linea con quanto detto, proprio ieri è stata definitivamente approvata in quest'Aula la proposta di legge di modifica costituzionale che ha inserito dei principi fondamentali nella nostra Carta costituzionale: quello della tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche e soprattutto nell'interesse delle future generazioni”.

“Per quanto concerne le iniziative per contenere l'aumento del costo dell'energia e le ripercussioni delle bollette, innanzitutto non va assolutamente sottaciuto l'operato del Governo che da mesi sta affrontando, con rapidità e particolare attenzione, con interventi a più riprese a carattere d'urgenza, compresa la legge di bilancio 2022. Sono comunque al vaglio ulteriori misure di carattere strutturale, come la promozione della revisione del mercato elettrico a livello europeo, un'ulteriore accelerazione del tasso d'installazione delle fonti rinnovabili di energia relative a infrastrutture, a fronte di processi di semplificazione. È ancora in corso di valutazione il rafforzamento dei livelli di competitività delle imprese, specie quelle i cui processi produttivi sono caratterizzati da alto impiego di energia attraverso meccanismi di compensazione e strumenti di mercato”, ha concluso D’Incà specificando che “vista l'attuale situazione geopolitica molto complessa, il Governo sta valutando anche specifiche misure per ridurre la dipendenza del nostro Paese dalle importazioni di gas naturale”.