Politica9 Giugno 2023 11:43

Pnrr, arriva in Parlamento il punto sullo stato di attuazione al 31 maggio. ECCO LA RELAZIONE

Arriva il leggero ritardo, il testo finale della Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr che era stato presentato in bozza alla cabina di regia del 31 maggio e che secondo il governo auspicava arrivasse alle Camere lunedì scorso.

Tra le novità nel passaggio e riscrittura delle bozze, va segnalata la riscrittura del paragrafo 7.3, dedicato a “capacità amministrativa dei soggetti attuatori e criticità organizzative e di rendicontazione” ottenuto dai sindaci.

“Nel corso dei mesi sono emerse profonde difficoltà legate anche e soprattutto all’aggravio dei carichi amministrativi connessi all’attuazione delle misure e alle attività di monitoraggio e di audit e all’effettività delle procedure di interoperabilità telematica tra banche dati nazionali, facendo registrare spesso multiple sovrapposizioni di medesime attività a diversi livelli. In altre circostanze, a titolo di esempio, si è spesso verificato che, a seguito della selezione, il Soggetto attuatore abbia provveduto a ‘generare’ il CUP ma non lo abbia poi corredato di documenti con la conseguenza che esso è risultato ‘irregolare’” ai fini del monitoraggio degli investimenti pubblici necessario per la verifica del raggiungimento del target europeo. Tali difficoltà risultano particolarmente significative poiché le misure cui sono associati obiettivi quantitativi (Target) sono 137, pari al 70 per cento circa delle misure complessive del Piano – si legge nel paragrafo -. Questo implica che i carichi amministrativi descritti si ripercuotono sulla realizzazione della quasi totalità del Piano. Per la metodologia di rendicontazione adottata, si rende necessaria un’analisi approfondita dell’avanzamento del PNRR, focalizzata, nella fase attuale, sulle procedure attivate per l’avvio delle misure (ad esempio, presenza del CUP153, bandi emessi con presenza dei CIG, selezioni del contraente) e sulla loro idoneità ad assicurare in via propedeutica il conseguimento degli obiettivi PNRR nei prossimi anni. Le difficoltà di rilevazione e aggiornamento dei dati di attuazione e di spesa da parte delle Amministrazioni rispetto alla messa a terra degli interventi e alle spese sostenute dai soggetti attuatori rappresentano una criticità sostanziale soprattutto per i numerosi progetti spiccatamente territorializzati (si pensi alla misura sulla rigenerazione urbana, ai progetti di edilizia scolastica) o già finanziati a legislazione vigente prima dell’adozione del Piano (su tutti, si pensi ai progetti relativi al dissesto idrogeologico)”.

Per quanto le modifiche proposte al Pnrr “si procederà con la rimodulazione dei progetti che potrà comportare l’aggiornamento dei quadri economici dei progetti nonché la revisione degli obiettivi intermedi e finali. L’implementazione delle soluzioni sopra descritte potrà, quindi, comportare: • revisione dei target finali;• utilizzazione delle risorse eventualmente resisi disponibili per finanziarie;• l’aumento dei prezzi degli interventi;• gli interventi inseriti nel Capitolo REPowerEU;• incentivi alle imprese per la transizione ecologica e digitale in risposta all’IRA”.

Dal punto di vista delle tempistiche del processo di revisione “in linea con quanto condiviso con i servizi della Commissione si intende formalizzare la proposta complessiva di revisione del Piano entro agosto 2023, in linea con quanto previsto dal Regolamento 2021/241. In conclusione, le misure che saranno oggetto di riprogrammazione sono quelle che hanno registrato:• notevole ritardo nella fase di avvio;• rilevante incremento dei costi a causa dell’inflazione e della mancanza di materie prime;• estrema parcellizzazione degli interventi;• difficoltà di natura normativa, attuativa e autorizzativa che non consentono di realizzare gli interventi nei tempi e nelle modalità previste”.

LA TERZA RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PNRR