"Il Pniec ha una enorme rilevanza per il futuro e implica un profondo cambiamento della struttura produttiva e quindi sociale. Di fronte ai mutamenti climatici abbiamo il dovere di mettere al riparo le nostre comunità, attraverso la mitigazione e l'adattamento. E decarbonizzare la nostra attività è indispensabile ma è un processo complicato. E non deve lasciare dietro di sé nuovi problemi invece di soluzioni. Ecco perché abbiamo definito il nuovo Pniec pragmatico, lo abbiamo aggiornato per renderlo più pratico ma in linea con l'impegni con l'Europa.
Vi è l'esigenza di trovare un punto di equilibrio. L'approccio da seguire deve essere di lavorare insieme unendo punti di vista e aspettative anche diverse, ognuno nel suo ruolo. Tutti possiamo contribuire ad affinare strumenti e strategie. Un'attenzione particolare va dedicata alla manifattura italiana, caratterizzata da ragionevolezza e concretezza, che ci devono ispirare. Da qui a giugno possiamo ulteriormente migliorare il Pniec presentando proposte. È uno strumento prezioso con un orizzonte di realizzazione più ampio ma che ha un effetto immediato.
Da qui nasce l'importanza e la delicatezza della materia che impongono grande attenzione. Questo ci traghetterà al 2050, all'economia decarbonizzata, in cui però non deve rimanere indietro nessuno. Dovremo ribaltare il rapporto fossili-rinnovabili andando verso l'orizzonte di un futuro decarbonizzato".
Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin intervenendo al convegno 'Pniec: un piano per l'azione' nella Sala della Regina di Montecitorio.