Sostenibilità5 Aprile 2024 10:46

Pniec: ecco le proposte degli Amici della Terra per il nuovo Piano

Gli amici della Terra hanno partecipato alla consultazione pubblica del MASE sulla proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima PNIEC, che si è chiusa il 31 marzo, con un proprio contributo di osservazioni e proposte su molti dei diversi quesiti proposti dal questionario on line (vedi i testi integrali). Per Monica Tommasi “dobbiamo ripensare le politiche guardando, senza tabù, alle reali opportunità offerte da tutte le tecnologie per la decarbonizzazione disponibili e competitive nel breve-medio termine, a partire da quelle per i miglioramenti di efficienza energetica, pompe di calore, biocombustibili, recupero energetico da rifiuti e teleriscaldamento; avendo sempre chiari dati, tempi e impatti delle azioni. Solo così possiamo agire con efficacia ed efficienza e massimizzare, nella misura del possibile, la riduzione delle emissioni nella realtà italiana”. Di seguito si riportano in sintesi le principali osservazioni e proposte".

Per gli obiettivi di efficienza energetica è indispensabile un riordino delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, ancorato al modello dell’ecobonus, che dovrebbe prevedere una graduazione dell’intensità di incentivazione in funzione del contributo che queste sono in grado di fornire ai diversi obiettivi di decarbonizzazione, diffusione delle fonti rinnovabili, miglioramento dell’efficienza e riduzione delle emissioni inquinanti E’ inoltre necessario che il nuovo sistema di detrazioni fiscali abbia un orizzonte minimo di stabilità normativa fino al 2030. Si ritiene inoltre opportuna una programmazione pluriennale della spesa fiscale prevedibile sostenibile dal bilancio dello stato che costituisca anche un tetto o massimale di risorse disponibili annualmente.

Per conseguire gli obiettivi della proposta di PNIEC nella di diffusione delle pompe di calore saranno decisive le scelte necessarie nella riforma del sistema delle detrazioni fiscali, un programma di formazione rivolto a progettisti e imprese di installazione; e una campagna di comunicazione sulle pompe di calore per la climatizzazione residenziale rivolta agli utenti per metterli condizioni di effettuare scelte informate consapevoli.

E’ necessario che il nuovo PNIEC indichi gli interventi necessari per arrivare nel 2030 a una riduzione delle emissioni di metano del 30% rispetto al 2020, obiettivo a cui l’Italia si è impegnata aderendo al Global Methane Pledge. Per fare questo il rapporto di ISPRA: “Il metano nell’inventario delle emissioni di gas serra – L’Italia e il Global Methane Pledge” fornisce un quadro organico delle misure necessarie per le riduzione delle emissioni di metano necessarie nei diversi settori interessati: gestione dei rifiuti, agricoltura e ed energetico.

Per la decarbonizzazione dei trasporti è necessario adottare un approccio tecnologicamente neutro, puntando su tutte le soluzioni disponibili, quali biocarburanti, biometano, mobilità elettrica. Valorizzare la filiera del GNL per il trasporto stradale pesante e quello marittimo, la diffusione del gas naturale (GNC) e del GPL nel trasporto leggero. Promuovere le fonti rinnovabili nei trasporti tramite Biometano, BioGNL, BioGPL e dei biocombustibili liquidi nel rispetto degli standard di sostenibilità.

Nel nuovo PNIEC deve essere tenuto conto del fatto che le emissioni di idrogeno derivanti dalla sua produzione, trasporto e utilizzo possono avere impatti significativi sulla chimica atmosferica e sul clima.

“Infine - conclude Tommasi - le semplificazioni previste per le autorizzazioni dei grandi impianti di fonti rinnovabili intermittenti porteranno a un’industrializzazione forzata di vaste aree naturali e agricole del paese, indipendentemente dalle vocazioni di questi territori. È imprescindibile una preventiva fase di pianificazione, a cura delle Regioni, per l’individuazione delle aree idonee ove collocare obbligatoriamente gli impianti, privilegiando superfici edificate ed aree inutilizzabili, fermando quindi l’enorme quantità di progetti presentati in questi ultimi anni”.