Politica2 Dicembre 2022 16:07

Pichetto Fratin: Italia sia hub del gas mediterraneo. La sfida? Gli stoccaggi 2023-24. E per il futuro 10-12 GW l’anno di rinnovabili

Italia hub del gas nel Mediterraneo fintanto che il combustibile rappresenterà ciò che deve essere: vale a dire un’energia di transizione. Per questo l’obiettivo è quello di fare 10-12 GW di rinnovabili l’anno nel futuro prossimo. Ma per il momento la sfida è riempire gli stoccaggi per il 2023-2034. È quanto ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, intervenendo all'ottava edizione dei Mediterrean Dialogues in corso a Roma.

"Noi possiamo rovesciare la clessidra storica che vedeva in alto la Russia, con il Nord Stream e quindi con il grande afflusso di gas da Mosca, facendo dell’Italia l’hub del gas mediterraneo destinato al Nord Europa nel corso della transizione che va fino al 2050. Questo usando ciò che già abbiamo, ma anche convertendo i gasdotti attuali per renderli idonei al trasporto idrogeno", ha detto il ministro che è tornato ancora una volta a ribadire che il gas è energia di transizione. “Ma il nostro obiettivo è quello delle energie pulite, della decarbonizzazione. È il disegno di una grande transizione che punta alla riduzione delle emissioni al 55% nel 2030, e alla neutralità nel 2050. E' un percorso a tappe che prevede di attivare almeno 10-12 GW all’anno di rinnovabili nei prossimi anni, così da raggiungere non solo l’equilibrio rispetto al gas, ma anche gli obiettivi climatici”.

Intanto però, con il conflitto tra Russia e Ucraina che “ha ridisegnato il quadro geopolitico sul fronte dell’energia”, ha aggiunto il ministro “serve fare valutazioni di breve termine e di medio-lungo periodo che investono fortemente l’area mediterranea. Il RepowerEu ha dato una serie di risposte, di azioni che possiamo mettere in atto”. Mentre nell’immediato futuro bisogna ragionare sugli stoccaggi: "L’Italia si è mossa rapidamente nella sostituzione del gas dalla Russia, che valeva il 40% del fabbisogno nazionale italiano. Ora ragioniamo sul 10-15%, ma bisognerà ridurre ulteriormente. Tutto questo ha determinato una discreta tranquillità sul presente, sull’inverno, con gli stoccaggi. La prossima sfida sarà riempire gli stoccaggi per il 2023-2024, non avendo più il gas russo nel periodo estivo. Oltre che sulla diversificazione delle fonti, puntiamo su soluzioni che passano ad esempio per i due rigassificatori di Ravenna e Piombino, con quest'ultimo che garantirà 5 miliardi di metri cubi di gas dalla prossima primavera".