Politica15 Novembre 2023 13:05

Pichetto: Dl energia ancora in bilico, nei prossimi giorni un decreto sugli energivori

Ancora incertezze sul Dl Energia su cui “vediamo di chiudere oggi” in vista del Cdm di domani. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha confermato ancora una volta, a margine della Lpg Week in corso a Roma, il momento di incertezza sul provvedimento che, tra l’altro deve decidere su una possibile proroga del mercato tutelato.

Il ministro ha invece annunciato che a giorni arriverà un decreto nel quale saranno contenute delle norme che riguardano il sistema degli energivori. Mentre sulla revisione del Codice ambientale ha confermato l’impostazione attuale, dopo le critiche dei giorni scorsi sulla scelta dei componenti della Commissione che dovrà portare avanti il lavoro di revisione del testo: “Le scelte politiche le devono fare il governo e il Parlamento”, le sue parole.

Testo Unico ambientale, al via commissione per riformare il Codice

Il ministro ha ricordato che la revisione del testo va fatta anche per venire incontro alle difficoltà del quadro normativo nazionale, considerando anche la vetustà del provvedimento che ha ormai quasi vent’anni, durante i quali “è cambiato il mondo, sono arrivate le tecnologie e la digitalizzazione”.

Per il resto, il ministro ha evidenziato, nel corso della Lng Week, come sarà il gas ad accompagnare il processo di decarbonizzazione nei prossimi 30 anni, nonostante l’aumento della quota di rinnovabili: ''La filiera italiana del Gpl è impegnatissima sul fronte tecnologico, del cambiamento e sull'obiettivo finale della decarbonizzazione''. Tanto è vero, ha chiarito Pichetto, ''l'Italia ha sostenuto che andava bene mettere gli e-fuel nell'ambito dei carburanti” all’interno della tassonomia Ue, “ma ci vogliono anche i biofuel, perché il biofuel è neutro''.

Proprio sulle auto il ministro ha spiegato che il ritardo nella transizione all’elettrico in Italia è dovuto ad aspetti economici visto che “il salario medio italiano avrebbe bisogno di un'integrazione almeno del 50 o 60% per essere alla pari del salario tedesco", ha detto intervenendo all'Automotive Business Summit 2023 organizzato dal Sole 24 ore. Secondo il ministro gli incentivi dovrebbero essere il triplo o il quadruplo degli attuali ma qui entrano in ballo i problemi di bilancio: “È una questione di tempi, di salari, di cultura. Peraltro, nel piano nazionale integrato energia e clima, ho previsto sei milioni al 2030 perché sono convinto che andando avanti ci sarà una crescita molto più accentuata".