AGEEI TV16 Aprile 2024 13:32

Piano Mattei, Pichetto Fratin: crescita Africa si rifletterà anche su Italia. Grandi opportunità su fronte energia. VIDEOINTERVISTA

"Questo G7 ha degli obiettivi concreti, quello di indicare punti pratici e nel fare da ponte tra Cop28 e Cop29" - così il Ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin a margine dell'incontro di presentazione del prossimo G7 su Clima, Energia e Ambiente, guidata dalla Presidenza italiana, che si terrà il 29 e 30 aprile a Venario Reale - "E naturalmente l'impegno del G7  può essere un impegno importante nell'ottica di COP29 e nell'ottica anche del G20. Naturalmente i risultati li avremo a fine trattativa, i temi che affrontiamo sono quelli delle azioni nel dare un'accelerazione alle azioni di contrasto al cambiamento climatico, quindi decarbonizzazione a livello mondiale e naturalmente utilizzando i veicoli anche delle nuove energie.

Riguardo al Piano Mattei, è qualcosa di molto grande che riguarda tante azioni. Sono azioni di tipo sociale e di tipo economico che riguardano il fronte dell'istruzione, ma naturalmente riguardano anche il fronte energetico e ambientale. Per quanto è di competenza mia il Piano Mattei significa utilizzare il veicolo anche dell'energia, nel senso di produrre l'energia o del fornire l'energia ai Paesi in via di sviluppo, naturalmente all'Africa e in particolare al Nord Africa o all'area subsahariana perché queste sono le aree in cui siamo noi, vi sono i nostri confini e come tale la loro crescita sociale ed economica diventa un beneficio anche per il nostro Paese.

Quindi l'utilizzo del Fondo Clima che per l'Italia è di oltre 4 miliardi e quelle che sono le nostre azioni che riguardano la fornitura di energia possono contribuire al loro sviluppo. In generale rispetto alla valutazione sul piano Mattei posso fare alcune considerazioni. Noi ci attrezziamo per avere pipeline che possono portare, per quanto riguarda il gas, i veicoli di transizione al 2050 almeno 20 o 30 miliardi di metri cubi.

Dall'altra parte per quanto riguarda l'idrogeno,  l'Unione Europea di idrogeno stima di avere la necessità di 20 milioni di tonnellate al 2030 di cui 10 di produzione europea e 10 di importazione, e di questa importazione è anche stimabile che possa essercene almeno quasi un 50% che proviene da Sud. La provenienza da Sud diventa una provenienza automatica di produzione nazionale se vogliamo italiana, ma in particolare di produzione legata al piano Mattei nel Nord Africa utilizzando quindi energia elettrica che proviene da fotovoltaico o eolico nel nord Africa.

Come totale di esportazione verso nord si può anche ragionare su qualche migliaio di tonnellate se riusciremo a produrle in Africa, cioè se l'Unione Europea riesce a raggiungere questo obiettivo perché è un obiettivo in progress dovuto a grandi progetti, dovuto a tempi non immediati, perché questi grandi progetti hanno necessità di tempi lunghi e grandi investimenti, quindi non è un automatismo, ma sono ipotesi di lavoro che stiamo affrontando."

Infine riguardo al decreto Fer X: " Il FER X è in pre notifica, questo è il dato del FER X, sulle aree idonee riprenderà la settimana prossima ed a giorni, appena Alessandra Todde, neo Presidente Sardegna avrà preso con pieni poteri ma li ha di fatto, riapriremo un attimo il confronto per arrivare a una soluzione."

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