Energia27 Giugno 2024 14:09

Piano del Mare: Unem ribadisce il ruolo strategico del settore

Roma - Il Comitato interministeriale per le politiche del mare (CIPOM), previsto dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2024, ha concluso il ciclo di audizioni avviato nei mesi scorsi  per la definizione del “Piano del Mare” approvato con Delibera 31 luglio 2023, volto alla tutela e valorizzazione della risorsa del mare in ottica ambientale, ecologica, logistica ed economica, anche con riferimento allo sfruttamento delle risorse energetiche, di valorizzazione delle vie del mare e sviluppo del sistema portuale, di coordinamento e superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità, di promozione del sistema mare nazionale a livello internazionale e, infine, di valorizzazione del demanio marittimo.

 

Al ciclo di audizioni ha partecipato anche UNEM portando il proprio contributo in relazione a 7 delle 16 direttrici previste dal “Piano”: Spazi marittimi, Rotte commerciali, Porti e logistica, Transizione ecologica dell’industria del mare, Industria armatoriale, Sicurezza, Dimensione subacquea e risorse geologiche dei fondali.

 

Nel corso delle audizioni, UNEM, ribadendo il ruolo strategico delle aziende associate nelle diverse dinamiche attinenti al settore marittimo-portuale, ha evidenziato i seguenti punti:

 

Ruolo centrale delle raffinerie, delle bioraffinerie e dei depositi costieri, i cui prodotti assicurano la copertura del 36% della domanda energetica nazionale;

Peso rilevante del settore petrolifero sul movimentato dei porti con un’incidenza pari al 35,6% sul totale;

I diversi fuels, strategici per l’approvvigionamento energetico nazionale, rappresentano, con 170 milioni di tonnellate l’anno, circa il 35% delle merci trasportate via mare;

Necessità di valorizzare la strategicità del sistema portuale e logistico italiano, in termini di efficienza, semplificazione e competitività;

Riflessione sulle modalità di accompagnamento del settore portuale e dell’industria navale verso i nuovi vettori energetici, investendo nelle infrastrutture e nella produzione di nuovi low e free carbon fuels;

Valorizzazione dei diversi fuels con particolare riguardo ai biocombustibili, che rappresentano una tecnologia di transizione che già oggi potrebbe essere implementata su larga scala per contribuire alla decarbonizzazione del settore e che hanno il vantaggio di utilizzare le infrastrutture di distribuzione già esistenti;

Definizione di uno “standard” di prodotto marine per caratteristica di penetrazione dei biocarburanti, al fine di evitare richiesta specifiche da parte dell’industria armatoriale che comporterebbero problemi di natura logistica e un aumento significativo dei costi;

Favorire una flessibilità fiscale volta a incentivare la penetrazione della componente bio nei carburanti;

Aumentare la flessibilità e la resilienza del settore per fronteggiare le crisi internazionali in caso; Survey Unem su Crisi del Mar Rosso;

Proposta di avviare un tavolo finalizzato all’elaborazione di un Piano strategico della portualità per una riforma della Governance a livello centrale e di Autorità di Sistema Portuali.