Energia23 Dicembre 2022 09:23

Petrolio, la Russia potrebbe tagliare la produzione in risposta al price cap

La Russia potrebbe tagliare la produzione di petrolio del 5%-7% all'inizio del 2023 per rispondere al price cap imposto sul petrolio e i prodotti petroliferi, interrompendo al contempo le vendite ai paesi che li supportano. Lo ha detto alla televisione di stato il vice primo ministro Alexander Novak. Descrivendo per la prima volta la risposta russa ai limiti di prezzo introdotti dall'Occidente in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, Novak ha affermato che i tagli potrebbero ammontare a 500.000-700.000 barili al giorno.

L'Ue, il G7 e l'Australia hanno introdotto un prezzo massimo di 60 dollari al barile sul petrolio russo dal 5 dicembre, in aggiunta all'embargo dell'Ue sulle importazioni di greggio russo via mare e impegni simili sono arrivati da parte di Stati Uniti, Canada, Giappone e Gran Bretagna. Il presidente russo Vladimir Putin ha già annunciato un decreto all'inizio della prossima settimana per dettagliare le azioni di Mosca in risposta al tetto massimo. Novak ha anticipato che il decreto vieterà le vendite di petrolio e prodotti petroliferi ai paesi che aderiscono al price cap e alle società che ne richiedono l'osservanza.