News17 Novembre 2022 13:18

Oli esausti, Campanile (CONOE): avviare raccolta in tutti i comuni d’Italia. 95% olio raccolto diventa biodiesel

"Le novità di cui abbiamo discusso durante Ecomondo riguardano l'accordo con l'Anci, con cui vogliamo avviare la raccolta sistematica degli olii usati domestici, così da raggiungere il 70% di quanto prodotto sul territorio nazionale. Si tratta di una grande quantitativo che ad oggi viene disperso, anziché avviato al recupero e al riciclo. Questo è solo uno dei risultati che stiamo attendendo, l'altro è relativo al contrasto alle attività criminali, legate alla gestione di questo rifiuto, che attengono anche alla sicurezza alimentare e alla sicurezza della salute. Abbiamo attivato uno sportello della legalità ha disposizione di tutte le imprese e i cittadini che vogliono denunciare i fatti".

Così ad AGRICOLAE Tommaso Campanile, presidente del CONOE, il Consorzio nazionale raccolta e trattamento oli e grassi vegetali ed animali esausti.

Così ad AGEEI Tommaso Campanile, presidente del CONOE, il Consorzio nazionale raccolta e trattamento oli e grassi vegetali ed animali esausti.

"Il terzo obiettivo da raggiungere sono le condizioni da riassegnare a Conoe per svolgere tutte le sue azioni di tutela ambientale, della salute e della legalità come per altri consorzi. Questo significa fare una riassegnazione prioritaria al Conoe di raccolta e rigenerazione degli oli. Sono le cose che chiediamo al nuovo governo in considerazione del fatto che per sviluppare il potenziale di salvaguardia ambientale legato al recupero di oli esausti servono le condizioni migliori per operare. In Italia si producono oltre 300mila tonnellate l'anno di oli e grassi esausti: ne raccogliamo più di un terzo, ma il resto viene disperso nell'ambiente, con il conseguente inquinamento, ma non solo: si tratta di una risorsa non sfruttata, ad esempio nel biodiesel. Sarebbe un effetto eclatante nell'economia circolare", prosegue il presidente.

L'obiettivo di successo pieno sarebbe arrivare a raccogliere 3kg di oli per abitante, esattamente quello che si produce in Italia ogni anno. Se rigenerato in maniera corretta, l’olio raccolto diventa per il 90/95% biodiesel, con pari risparmio delle importazioni di petrolio. Sarebbe quindi un aiuto enorme nella bilancia dei pagamenti, che abbiamo calcolato in circa 300milioni di euro l'anno, ma oggi probabilmente la cifra è aumentata, visto l'aumento dei costi di energetici. A questo si aggiunge il beneficio di un risparmio di emissione di 3 tonnellate di anidride carbonica per ogni tonnellata di biocarburante: è la migliore energia rinnovabile che abbiamo", conclude Campanile.