Energia8 Marzo 2023 13:13

Nord Stream, cosa c’è dietro il sabotaggio alle due condotte. Mosca ironizza, Berlino invita alla prudenza

C’è ancora incertezza sul quanto accaduto alle due condotte Nord Stream 1 e 2 colpite da un’esplosione questa estate. Ieri il New York Times ha riferito, citando funzionari statunitensi, che nuove evidenze di intelligence attribuiscono a un "gruppo filo-ucraino" gli attacchi che però non sarebbero stati comunicato al Kiev. A sorpresa il quotidiano tedesco Zeit ha poi riferito che gli inquirenti avrebbero addirittura individuato la nave utilizzata per effettuare l'attacco. Anche oggi l’Ucraina ha smentito qualsiasi coinvolgimento mentre il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato che “gli autori dell'attacco vogliono distogliere l'attenzione. Questo è un chiaro scoop coordinato" riferendosi ai due articoli di giornale. Peskov ha definito la vicenda "strana"."Sembra un crimine mostruoso", e ha quindi chiesto che sulla questione venga svolta un'inchiesta "chiara e tempestiva con tutti coloro i quali possono aiutare a far luce" su quanto accaduto. "Non mi stupirei se la presunta 'indagine' portasse gli occidentali e i loro giornali a scoprire che i gasdotti Nord Stream sono stati distrutti da un delfino bombardiere fuggito dalla Crimea all'Ucraina" ha ironizzato in un messaggio su Telegram, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Ovviamente seguiamo la vicenda ma è necessario attendere ulteriori accertamenti per poi fare valutazioni da parte del governo sulla base di questi riscontri e non trarre prematuramente conclusioni" ha detto dal canto suo la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, secondo quanto riportano i media tedeschi. Sempre dalla Germania è arrivata la conferma di una nave sospetta che avrebbe solcato il punto in cui sarebbero stati colpiti i due gasdotti tra il 18 e il 20 gennaio: Berlino ha infatti confermato di aver individuato e fatto perquisire a gennaio una nave che potrebbe essere collegata, secondo quanto riferito dalla Dpa, che cita l'ufficio del procuratore generale di Karlsruhe. Intanto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg ha dichiarato essere fondamentale proteggere le infrastrutture: "Quello che sappiamo è che c'è stato un atto di sabotaggio, non abbiamo determinato chi ci sia dietro, ci sono indagini nazionali in corso e non possiamo dire nulla finché non termineranno".