News6 Giugno 2023 15:38

Nomine GSE: cresce il numero delle Fiamme Gialle nel top management delle società pubbliche

Da Lasco (Poste Italiane) fino a Cerciello Renna (Sogin) passando per l’ultima nomina di Della Volpe (Acquirente Unico), si consolida il ruolo di garanzia istituzionale per i manager pubblici provenienti dalle Fiamme Gialle

Lo scorso 31 maggio il consiglio di amministrazione del Gestore dei servizi energetici (GSE) ha indicato i nomi dei nuovi vertici delle partecipate Acquirente unico, Gestore dei mercati energetici e Ricerca sul sistema energetico.

In arrivo alla presidenza di AU è Luigi Della Volpe, vicedirettore dell’Aise, l’agenzia dei servizi segreti per l’estero, giunto di recente alla fine del mandato che assunse due anni e mezzo fa su nomina del presidente Conte. Di origini campane, prima di diventare il numero due dell’ex Sismi, la fiamma gialla Della Volpe ha comunque vissuto gran parte della propria carriera nell’intelligence interna ed esterna, provenendo da importanti incarichi di stato maggiore e polizia tributaria.

Dunque, il Governo Meloni punta su una figura di rilievo in termini di garanzia istituzionale, destinandola alla società cui spetta il compito strategico di assicurare la fornitura di energia elettrica ai clienti serviti nel mercato tutelato.

A colpire, guardando gli ultimi anni segnati da Esecutivi diversi, è la circostanza per la quale Della Volpe sia solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di graduali innesti o approdi nel top management delle partecipate italiane di ex membri della Guardia di Finanza.

Vista l’altrettanto recente nomina del generale Zafarana alla presidenza dell’ENI, è evidente il moltiplicarsi dei segnali sulla centralità istituzionale ormai acquisita dalle Fiamme Gialle in termini di presidio dei tanti e diversi crocevia fra iniziativa economica privata e politiche pubbliche, dei rapporti tra Stato e mercato.

Del resto, sempre più indispensabili per blindare i processi di allocazione e gestione delle risorse, è da tempo che i finanzieri che ricoprono ruoli di responsabilità nelle società pubbliche non risultano più occupare le sole caselle tradizionalmente dedicate alla sicurezza e protezione aziendale.

Si pensi ad esempio a Giuseppe Lasco, attuale Condirettore Generale di Poste Italiane, dove è arrivato dopo l’esperienza decennale in Terna che lo ha visto in poco tempo divenire Capo della Divisione Corporate Affairs del Gruppo a cui riportavano Direzioni complesse e impegnative come, tra le varie, Affari Legali e Societari e Risorse Umane e Organizzazione. Fino al 2017, l’anno in cui è approdato in Poste Italiane, dapprima come Responsabile della Divisione Corporate Affairs.

E’ anche a Lasco, di cui non hanno fatto a meno gli amministratori succedutisi nel tempo, che si devono il passato potenziamento dell’apparato interno a Terna e il rilancio di Poste degli ultimi anni.

E’ l’altrettanto caso di Luigi Cerciello Renna, attuale Responsabile della Direzione Appalti di Sogin S.p.A., cui spetta dall’anno scorso il difficile compito di accompagnare la società statale che si occupa dello smantellamento delle centrali nucleari fuori dal tunnel in cui si era infilata dopo anni di malagestio oggetto delle censure di Autorità amministrative e giudiziarie. Lo sorregge la lunga esperienza trascorsa nell’Autorità nazionale Anticorruzione guidata da Cantone come segretario della Commissione per l’attuazione del Codice degli Appalti. Docente universitario da lunga data in materie amministrative e ambientali, è a Cerciello Renna che si deve, nel separato ruolo di responsabile dell’Ufficio legale e societario, il recente recupero alle casse dello Stato, rapido e senza contenziosi, dei 32 milioni di euro per l’appalto Cemex in passato erogati all’appaltatore poco tempo fa messo alla porta.