Sostenibilità18 Gennaio 2023 14:55

Il monitoraggio delle minacce al suolo in Europa. Il report Aea per individuare indicatori e limiti

Il suolo è una componente vitale del capitale naturale, poiché ospita una ricca biodiversità e fornisce servizi ecosistemici critici, come la produzione alimentare, la depurazione delle acque e lo stoccaggio del carbonio. Tuttavia, i suoli europei sono sottoposti a crescenti pressioni e manca un monitoraggio completo per valutare la salute del suolo. Per questo l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) ha pubblicato oggi un rapporto che presenta una serie fondamentale di indicatori e limiti critici per individuare la salute del suolo.

I suoli europei sono sottoposti infatti a crescenti pressioni a causa dell'impermeabilizzazione, dell'inquinamento, dell'agricoltura intensiva e dei cambiamenti climatici. Allo stesso tempo, esistono opzioni di gestione per migliorare le funzioni e la salute dei terreni, e anche per sequestrare la CO2, aumentare la biodiversità e prevenire l'erosione.

Le tendenze principali che determinano una "pressione" sui suoli, spiega Aea, possono concentrarsi in:

  • espansione urbana e i bassi tassi di riciclaggio dei terreni, che contribuiscono alla continua perdita di suolo a causa dell'impermeabilizzazione e della sua sostituzione (ad esempio con l'edilizia) e all'inquinamento dovuto al traffico e all'industrializzazione; l'intensificazione dell'agricoltura, con conseguente aumento dell'uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari e di macchinari pesanti;
  • i cambiamenti climatici, che causano fenomeni meteorologici estremi come siccità, piogge intense, frane e incendi selvaggi.

Tuttavia, la gestione del territorio influenza positivamente anche la qualità del suolo. Molte funzioni dei terreni possono essere migliorate se si adottano pratiche appropriate, in particolare per sequestrare il carbonio nel suolo e mantenere o migliorare la biodiversità, sottolinea l'Agenzia europea per l'Ambiente. "Suoli sani e resilienti sono importanti per contribuire a ridurre l'impatto ecologico ed economico di un uso non sostenibile e intensivo del suolo e degli eventi meteorologici estremi indotti dai cambiamenti climatici", avverte l'agenzia.

Non solo. I suoli sani sono anche "un elemento integrante del Green Deal europeo e sono trattati nell'ambito delle misure ambientali della politica agricola comune", spiega l'Aea. Altre politiche, come la Direttiva Quadro sui Rifiuti e la Direttiva sulle Emissioni Industriali, "affrontano il problema delle emissioni nel suolo derivanti dalle discariche e dai processi industriali. Per sostenere gli obiettivi di protezione relativi al suolo, le sue condizioni e il suo funzionamento devono essere valutati utilizzando set di indicatori e soglie adeguati, in grado di dimostrare agli operatori e ai responsabili politici il successo delle pratiche di gestione".

"Lo sviluppo di indicatori e soglie adeguati e ampiamente applicabili è messo a dura prova dalla grande diversità dei suoli, del biota e del clima europei, nonché dalle diverse condizioni politiche, economiche e sociali che portano a priorità diverse per la definizione di obiettivi e indicatori tra i vari Paesi - prosegue l'Agenzia Ue per l'ambiente -. Esistono 23 tipi di suolo principali, quattro zone macroclimatiche prevalenti  e otto minacce riconosciute per il suolo, che insieme formano una matrice complessa di diverse condizioni di crescita della vegetazione in Europa. Attualmente la nostra conoscenza degli indicatori e del monitoraggio è profonda; tuttavia, la definizione e la classificazione degli indicatori sono ancora diverse, così come i sistemi di campionamento, misurazione e valutazione". Il rapporto Aea descrive, dunque, le motivazioni per una serie di indicatori comuni e ampiamente accettati sulla salute del suolo a supporto delle politiche. Gli indicatori sono stati selezionati in base alla loro idoneità a valutare le condizioni del suolo, il suo degrado, la sua resilienza e i suoi preziosi servizi. Per ogni indicatore viene fornita una motivazione per l'utilizzo di soglie come limiti critici per indicare che il suolo è in buone condizioni, cioè un suolo sano, in relazione alle specifiche funzioni del suolo e alle condizioni locali.

IL RAPPORTO DELL'AGENZIA PER L'AMBIENTE UE