Mitigare le emissioni, ragionare sui modi per aiutare le persone che rimangono nei luoghi colpiti da disastri legati al clima ed “espandere e diversificare” i percorsi di migrazione. Includere raccomandazioni come l’ideazione di partenariati con i governi per sostenere coloro che rimangono nelle aree colpite dai disastri climatici. Migliorare le opzioni di evacuazione e ricollocazione in caso di disastri lenti o improvvisi. Sono una serie di misure attuabili da intraprendere per affrontare le sfide della mobilità climatica pensate da Climate Migration Council e pubblicate da Axios. Il cambiamento climatico sta infatti scatenando una serie di disastri naturali che stanno costringendo le persone a trasferirsi in altri luoghi, spesso in circostanze stressanti e pericolose. Lanciato dall’Emerson Collective come parte del suo lavoro sulla migrazione climatica, il Consiglio comprende personaggi politici, esperti in sicurezza nazionale, diritti umani, diritto, aiuti internazionali e altro ancora. Prevedere la migrazione climatica, inserendo numeri e un calendario, “è allettante ma impossibile”, ha detto in un'intervista Shana Tabak dell'Emerson Collective. "Non c'è modo di essere davvero in grado di prevedere come una persona nella sua particolare circostanza sceglierà o non sceglierà di muoversi nel contesto del modo in cui il clima sta rimodellando le loro vite", ha detto. Complessità a parte, Tabak ha sottolineato che è chiaro che la migrazione climatica è in aumento e che c’è ancora molto lavoro da fare per gestirla.