In Parlamento13 Maggio 2024 11:08

Migranti, interrogazione Fratoianni (Avs): su ordinanze Enac per interdizione operatività velivoli e imbarcazioni Ong

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02791

presentato da

FRATOIANNI Nicola

testo di

Venerdì 10 maggio 2024, seduta n. 290

FRATOIANNI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

da quanto si apprende, attraverso ordinanze delle proprie direzioni territoriali della Sicilia orientale e occidentale, l'Enac ha decretato «l'interdizione all'operatività dei velivoli e delle imbarcazioni ong sullo scenario del Mediterraneo centrale»;

l'ordinanza nascerebbe «dalle segnalazioni» trasmesse dal Comando generale della Guardia costiera e ha come oggetto «le reiterate attività effettuate da veicoli e natanti, riconducibili alla proprietà anche di soggetti extra-Ue che si traduce nel prelievo di persone migranti provenienti da rotte nordafricane»;

ad avviso dell'interrogante, non si tratta di «prelievo di persone» ma di salvataggi, regolamentati da norme nazionali e internazionali che prevedono il dovere di soccorso ma per Enac e Guardia Costiera rappresentano «un aggravio dei compiti istituzionali di intervento in mare» e «indebite azioni di intervento»;

ad avviso dell'interrogante l'ordinanza emessa da Enac contribuisce a impedire ogni forma di testimonianza delle continue violazioni dei diritti umani che avvengono nel Mediterraneo centrale a opera della Guardia costiera libica, sostenuta e finanziata dall'Italia e dall'Unione europea;

occorre sottolineare che il monitoraggio aereo è servito, in più occasioni, anche a smentire le false ricostruzioni fornite dalla Guardia costiera libica che avevano anche provocato il fermo amministrativo a carico di diverse navi ong nei porti italiani;

ad avviso dell'interrogante il risultato di tale provvedimento è quello di impedire agli aerei delle ong di continuare a segnalare imbarcazioni di persone migranti in pericolo, documentare respingimenti, intercettazioni e violenze da parte della Guardia costiera libica, incluse quelle messe in atto dalla stessa nei confronti delle navi di soccorso europee, come accaduto qualche settimana fa quando i guardacoste libici hanno esploso colpi di arma da fuoco verso la nave Mare Jonio, battente bandiera italiana, di Mediterranea Saving Humans;

si rammenta che con una recente sentenza, la Corte di Cassazione ha stabilito che la collaborazione con la Guardia costiera libica e il trasbordo di migranti sulle loro motovedette equivale ad effettuare un respingimento collettivo – vietato dal diritto nazionale e internazionale – costringendo i migranti a sbarcare in un «porto non sicuro» a causa dell'elevato rischio di essere sottoposti a trattamenti inumani o degradanti nei centri di detenzione per stranieri presenti in Libia;

proseguono dunque, ad avviso dell'interrogante, le politiche di criminalizzazione delle ong come strumento di mera propaganda, volte ad ostacolare sistematicamente le operazioni di ricerca e salvataggio non governative, anche attraverso impedimenti amministrativi;

si rende indispensabile, infine, conoscere i contenuti delle segnalazioni trasmesse dalla Guardia Costiera e richiamate nell'ordinanza dell'Enac come presupposto per l'emanazione dell'ordine di interdizione all'operatività dei velivoli e delle imbarcazioni delle Ong nel Mediterraneo;

pur ritenendo l'Enac, sulla base di una sua interpretazione, che alla luce della normativa nazionale e sovranazionale, solo il Comando generale della Guardia costiera debba essere riconosciuto unica Autorità marittima nazionale competente in ambito search and rescue (Sar), ciò non si può tradurre nell'impedire a chiunque un intervento di salvataggi perché si configurerebbe omissione di soccorso stante il dovere e l'obbligo di prestare soccorso a imbarcazioni in difficoltà previsto dalle norme nazionali e internazionali;

nel 2024, almeno 567 persone in movimento hanno perso la vita nel Mediterraneo centrale, in media 4,5 persone al giorno –:

se si intenda rendere noti i contenuti delle segnalazioni trasmesse dalla Guardia Costiera e richiamate nell'ordinanza dell'Enac;

se si intenda assumere iniziative di competenza, anche attraverso modifiche dell'attuale quadro normativo che regola il fenomeno migratorio, volte a riconoscere piena agibilità alle attività di ricerca e salvataggio delle ong che avvengono nel pieno rispetto del diritto internazionale e quali iniziative di competenza intendano assumere altresì al fine di promuovere, in sede europea, la realizzazione di un programma europeo di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo centrale.
(4-02791)