News20 Febbraio 2023 19:22

Mercato immobiliare, Fiaip Roma: si prefigura battuta arresto. Resistono i trilocali e alloggi studenti ma prezzi annuncio non fanno mai fede. Affitti ad alto rischio morosità

Un anno di "incertezza e di contraddizioni" per il mercato immobiliare. Almeno è quanto emerge dal Rapporto Fiaip sul 2022 secondo il quale il 2022 si è chiuso con un lieve incremento rispetto ai numeri record dell'anno precedente: "se le dimensioni del mercato immobiliare residenziale nel primo semestre del 2022 hanno raggiunto e superate quelle del pre-pandemia, l'indice di performance del mercato immobiliare italiano, relativamente al secondo semestre dell'anno, segna un rallentamento della crescita nell'ambito della compravendita", si legge nel rapporto. "Si evidenzia infatti un calo delle transazioni nel secondo semestre rispetto al primo pari all'8,9 per cento ma il vantaggio accumulato nei primi nove mesi è pressoché incolmabile".

"Ogni sei mesi partecipiamo a un incontro con l'Agenzia delle Entrate per delineare l'andamento del semestre precedente", spiega ad AGEEI Silvia Dri, presidente provinciale della Fiaip Roma, la Federazione italiana agenti immobiliari professionisti, la principale associazione di categoria del settore immobiliare riconosciuta dalla Comunità Europea, con più di 45mila operatori del settore. "Nel 2022 abbiamo avuto un buon andamento. Il primo semestre è andato molto bene, il secondo semestre ha avuto nei primi tre mesi un buon risultato e negli ultimi tre mesi un calo".

"Il tempo medio di vendita è di circa tre mesi", spiega ancora Dri. Mentre il prezzo di vendita non è quasi mai quello proposto in prima battuta dall'agenzia. "Dipende da molti fattori e numerose variabili", prosegue ancora il presidente provinciale Fiaip. "Ogni sei mesi cambia completamente la prospettiva ma il prezzo di vendita può scendere a causa della necessità del venditore o a una sopravvalutazione dell'immobile. Può differire poco rispetto a quello di partenza nel caso in cui ci fosse un alto potere di acquisto del compratore in quel momento o un interesse particolare legato all'appartamento in questione. In questa forchetta il prezzo, in media, scende dell'8 per cento circa rispetto all'annuncio".

A Roma - emerge dal rapporto - i prezzi delle abitazioni sono aumentati dello 0,7% a fronte di una flessione dello 0,6% per gli uffici e di una sostanziale invarianza per i negozi -0,1%.

"Il Paese cresce ma si impoverisce, cala il potere di acquisto e il reddito pro capite perché il salario reale non segue più l'inflazione".

La tipologia di casa più venduta è il trilocale. Se nel 2021 la ricerca della casa era spinta dalla volontà di spostarsi in un contesto al di fuori dei centri urbani, nel 2022 la priorità degli italiani è stata quella di individuare soluzioni abitative con spazi adeguati.

Tra le locazioni aumenta la ricerca di chi si trova nelle condizioni di lavorare in mobilità, degli studenti, delle giovani coppie, del monogenitore con figli e delle persone sole. Cala la domanda da parte delle famiglie che si trasferiscono da altro comune.

Secondo i maggiori analisti, la guerra, l'inflazione e le difficoltà di accesso al credito saranno nei prossimi mesi un ostacolo alla crescita del mercato immobiliare e quindi l'inizio di una nuova fase di arretramento. Gli scenari potranno essere molteplici ma è sicuro - scrive il report - che ci sarà un calo delle compravendite.

Aumento della domanda dovuta anche alla crescita contenuta dei prezzi di mercato immobiliare rispetto a quello che è successo in altre nazioni europee - si legge ancora - e questo rende il mercato immobiliare italiano ancora più interessante per gli investitori esteri che vedono nell'Italia una buona possibilità di guadagno a seguito di una sicura rivalutazione nei prossimi anni.

Per quanto riguarda le locazioni si punterà agli affitti brevi: "la redditività degli affitti brevi è superiore a quelle dei contratti tradizionali, il rischio di morosità inesistente e il degrado molto minore".

A meno che non si verifichi una rapida inversione di tendenza a causa del rischio di inflazione e recessione e il costo delle materie prime, il mercato immobiliare nel 2023 subirà una battuta d'arresto.