Politica11 Novembre 2022 11:48

Meloni: Superbonus gratis? Concetto bizzarro. Giorgetti Difende scelta di intervenire con decreto legge

Un aiuto sul caro-energia a famiglie e imprese e una modifica al Superbonus, una misura “gratuita bizzarra” per il peso che ha sui conti pubblici. Nella conferenza stampa del giorno dopo – rispetto al Consiglio dei ministri che ieri ha dato il via libera al Dl Aiuti Quater o dl Energia – il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiarito i contorni del nuovo provvedimento per il quale vengono stanziati 9,1 miliardi di euro “destinati prevalentemente a dare una immediata risposta a famiglie e imprese sul caro bollette. In particolare con la rateizzazione delle bollette che “può essere richiesta dalla aziende ma concessa tramite garanzia statale da chi vende energia”, ha detto il premier.

La norma sulle trivelle che “per ragioni di tempistiche e di materia abbiamo inserito qui” consente “nuove concessioni e ne sbloccano altre in cambio del fatto che le aziende cedano una parte consistente del gas estratto, per i primi 2 anni del 75% del gas previsto, anticipato per le aziende gasivore a un prezzo calmierato e poi del 50%. Arriviamo così a liberare 2 mld di mc di gas che possono coprire l’intero fabbisogno delle nostre aziende gasvirore. Diminuiamo quindi la dipendenza energetica dall’estero e mettiamo in sicurezza le imprese italiane”, ha sottolineato Meloni.

Ma soprattutto, ha ricordato il premier “abbiamo deciso di modificare il Superbonus: nasceva per rimettere in moto la nostra economia dopo la pandemia ma il modo in cui è stata realizzata ha creato problemi e difficoltà. Segnalo a chi ha fatto la campagna elettorale su questo e cioè che gratuitamente si poteva utilizzare questo bonus, pesa sulle casse dello Stato per 60 mld di euro con un buco di 38 mld rispetto alle previsioni. Un concetto di gratuità bizzarro. Secondo noi non ha funzionato che la copertura al 110% ha prodotto una de-responsabilizzazione perché se non compartecipo nemmeno in minima misura tendo a non chiederemo se il prezzo è congruo e ciò ha portato a una distorsione sul mercato dei costi dei materiali – ha aggiunto Meloni - . E il beneficio, stante i dati del ministero dell'Economia, è andato prevalentemente a favore dei redditi medio-alti. Abbiamo quindi deciso di correggerlo e farlo passare al 90% salvo per quei condomini che hanno già deliberato l'intervento. Con i risparmi della diminuzione abbiamo deciso di riaprire alle unifamiliari a patto che si tratti di prima casa e redditi medio-bassi, verso cioè chi ha più necessità. I redditi non verrano calcolati solo sull’Isee ma anche sulla base di un primo accenno al quoziente familiare”.

“Abbiamo innovato e rafforzato la copertura del mondo delle imprese sul caro-energia”, ha invece evidenziato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Sul Superbonus “difendo la scelta di intervenire con decreto legge perché prima chiarezza normativa interviene e meglio è per tutti. La scelta selettiva è una scelta politica perché non si è mai vista una misura che costasse così tanto per la finanza pubblica italiana per così pochi”.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone ha invece spiegato l’intervento favore dei lavoratori, “per gli ulteriori costi per l'energia è un’intervento importante che consente di sostenere anche le integrazioni alle tredicesime. Il tetto viene posizionato a 3 mila euro, da 600 euro. Questo consentirà' entro il 31 dicembre ai datori di lavoro di intervenire a sostegno lavoratori, come fringe benefit o a ristoro di maggiori spese per energia e utenze domestiche di un importo superiore. E' un modo per fare un intervento senza gravare ulteriormente di costi e di prelievo fiscale – contributivo".

Infine il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso: “Il provvedimento definisce la mission del ministero e del governo perché non ci limitiamo a tamponare di emergenza in emergenza ma si pongono le basi per superarle. Oltre a consentire a imprese e famiglie di contenere i costi c'è anche la possibilità di aumentare la produzione di gas nel nostro paese, affrontando alla fonte il problema. Anche e soprattutto nel campo delle rinnovabili e questo lo vedremo nei prossimi provvedimenti”. La produzione di gas “è diretta ai settori di eccellenza del Made in Italy che sono spesso gasivori. Per esempio alle vetrerie di Murano, alla ceramica di Sassuolo e del Veneto, al settore della carta e quindi a Fabriana e Verona, alla siderurgia italiana che è in Veneto come in Toscana, in Umbria e in Puglia. Consentire a questi settori di produrre con un costo dell'energia contenuto significa salvaguardare l'industria italiana".

Proroga per il mercato tutelato del gas, tagli alle accise e Superbonus al 90%. Ecco il Dl Aiuti Quater – IL TESTO