Politica11 Ottobre 2023 15:11

Materie prima, Pichetto Fratin: Italia impegnata per efficientare settore riciclo

"In relazione al quesito posto dall’onorevole interrogante, le linee di intervento italiane in tema di approvvigionamento di materie prime si basano su un’analisi della domanda e del potenziale geominerario, sul rafforzamento dell’economia circolare, e sulla ricerca e innovazione. Già prima del conflitto in Ucraina, l’Italia aveva cominciato a lavorare per rafforzare la conoscenza e la governance sul tema, con l’istituzione del tavolo nazionale delle materie prime critiche che costituisce la sede per elaborare una strategia nazionale di approvvigionamento delle stesse e coordinare la posizione italiana nell’ambito dei negoziati in corso sul relativo regolamento europeo". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin rispondendo al Question Time. "Lo strumento principe dell’azione italiana resta l’ecodesign. Occorre ripensare alle filiere, fin dalla progettazione, per la ricerca di materiali sostitutivi, ma anche per tecnologie energetiche più durevoli, riparabili, net-zero e riciclati al 100% - ha proseguito il ministro -. Accanto all’attività estrattiva nazionale, che gode di competenze tecnologiche ed ingegneristiche capaci di ottenere soluzioni che contemperino le esigenze ambientali, produttive e di sicurezza, la filiera del riciclo rappresenta una necessità per molte materie prime critiche, costituendo una vera e propria “miniera urbana”, laddove nel sottosuolo non vi è possibilità di approvvigionamento".

"Nel nostro Paese abbiamo migliorato la raccolta differenziata di RAEE, batterie, veicoli e altre apparecchiature dei sistemi energetici a fine vita. Il tasso di riciclo è superiore al 35%, mentre la media mondiale è del 17,4%. La percentuale del non riciclato costituisce una sfida ma al contempo un’opportunità per generare lavoro, abbattere le emissioni e rafforzare la sicurezza energetica del nostro Paese. In un’ottica di economia circolare, ci concentreremo sullo sviluppo di processi industriali in grado di recuperare in maniera efficiente le sostanze utili contenute nei RAEE. Ma la sfida su cui già molte aziende stanno investendo sarà anche quella della ricerca di sostanze non considerate critiche, che potranno essere utilizzate in sostituzione di quelle primarie, senza incorrere in riduzioni inaccettabili di prestazioni", ha concluso Pichetto Fratin.