Energia6 Ottobre 2022 18:02

L’Europa teme il generale inverno: arrivano i piani di risparmio energetico di Francia e Italia. I timori di Regno Unito e Irlanda. A Praga la proposta di un price cap ‘dinamico’

L’Europa ha paura del freddo. Mai come quest’anno la carenza di gas e quindi di possibile minore quantità di energia elettrica nel periodo invernale, sta spaventando governi, cittadini e imprese, già alle prese con bollette stratosferiche (oggi il prezzo del gas al Ttf è a 174 euro al MWh).

Tutti i paesi stanno correndo ai ripari cercando di tagliare i consumi. Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato proprio il Decreto che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la prossima stagione invernale come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale.

Il periodo di accensione degli impianti è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio. In presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta.

Inoltre, i valori di temperatura dell’aria sono ridotti di 1° C. Al fine di agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni, ENEA pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento che gli amministratori di condominio potranno rendere disponibile ai condomini.

Le riduzioni hanno delle esenzioni; in particolare non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.

Anche la Francia, proprio oggi, ha annunciato il suo piano di risparmio energetico: come riporta Reuters, il governo ha fissato l'obiettivo di ridurre il consumo energetico della Francia del 10% entro il 2024 rispetto ai livelli del 2019, un primo passo in un piano a più lungo termine per diventare carbon neutral riducendo il consumo di energia del 40% entro il 2050.

Tra le misure, il governo prevede di dare l'esempio, imponendo un limite di temperatura di 19 gradi negli edifici pubblici (18 gradi nei giorni in cui la rete è sotto sforzo), riducendo il consumo di acqua calda nei servizi igienici, incoraggiando lo smart working e il limite di velocità per le auto blu a 110 km/h.

https://www.reuters.com/business/energy/france-launches-energy-savings-push-avoid-winter-power-cuts-2022-10-06/

In Irlanda l'amministratore delegato di EirGrid, l’operatore locale della rete elettrica, ha affermato di non poter escludere interruzioni di corrente a case e aziende quest'inverno mentre nel Regno Unito il Winter Outlook di National grid ha messo nero su bianco: "Nell'improbabile eventualità che ci trovassimo in questa situazione, alcuni clienti potrebbero rimanere senza elettricità per periodi predefiniti durante una giornata, si presumono blocchi di tre ore” per aziende e cittadini.

Intanto a Praga, dove si stanno incontrando i capi di governo dei 27 dell’Ue, Italia, Polonia, Belgio e Grecia hanno proposto un “corridoio dinamico” per i prezzi del gas, una sorta di tetto tra un minimo e un massimo con oscillazioni nell’ordine del 5% da applicare a tutte le forniture all’ingrosso, non solo quelle provenienti dalla Russia o da utilizzare per creare energia elettrica come proposto in precedenza.

Francia, Italia, Polonia e altri 12 paesi la scorsa settimana avevano esortato Bruxelles a proporre un meccanismo in grado di superare il Ttf, proposta che ieri in una lettera indirizzata ai leader Ue, Ursula Von der Leyen aveva fatto sua, cercando di superare i veti di Olanda e Germania, timorose che un price cap metta a rischio le forniture.