Sostenibilità23 Maggio 2023 15:54

Le “major della CO2” subiscono i maggiori danni dalle controversie sul clima: lo studio della London School of Economics

Le "major della CO2" del mondo nei settori dell'energia, dei servizi pubblici e dell'estrazione mineraria rischiano di subire il maggior impatto sul prezzo delle azioni quando verranno intentate cause legali legate al clima e devono considerarlo un rischio finanziario. Lo ha dimostrato uno studio del Grantham Research Institute della London School of Economics, intitolato "Impacts of climate litigation on firm value" (Impatto delle cause sul clima sul valore delle imprese), che ha studiato 108 cause contro società quotate negli Stati Uniti e in Europa presentate tra il 2005 e il 2021.

Sebbene la gamma dei casi sia ampia, i ricercatori hanno affermato che i risultati mostrano un legame causale tra le cause e i prezzi delle azioni, con un deposito o una sentenza sfavorevole del tribunale che riduce il valore di un'azienda in media dello 0,41%, rispetto ai valori previsti.

L'impatto maggiore è stato riscontrato nelle cause intentate contro i maggiori emittenti nei settori energetico, minerario e dei servizi di pubblica utilità, dove il valore di un'azienda è sceso dello 0,57% in seguito a un'archiviazione e dell'1,5% dopo una sentenza sfavorevole.

Le reazioni maggiori si sono registrate nei casi "nuovi", in cui veniva portata avanti una nuova argomentazione legale, o in una giurisdizione che non aveva mai visto un caso in precedenza. Secondo lo studio, le major non carbonifere non hanno avuto un impatto statisticamente significativo.

"I risultati suggeriscono che i finanziatori, le autorità di regolamentazione finanziaria e i governi dovrebbero considerare il rischio di controversie sul clima come un rischio finanziario rilevante in un futuro più caldo", si legge nello studio.