Energia16 Giugno 2022 15:11

La Russia assicura: Tagli al gas Ue non premeditati, solo manutenzione. Cingolani: Per ora situazione sotto controllo

Intanto le forniture dalla Russia nei primi cinque mesi del 2022 sono scese dal 40 al 24%

I tagli alle forniture di gas in Europa da parte della Russia? “Non sono premeditati”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che ha confermato essere frutto di problemi con la manutenzione delle turbine causati dalle sanzioni. Nonostante ciò i flussi attraverso Nord Stream 1 potrebbe essere sospesi del tutto per cause manutentive, secondo quanto riferito dall'ambasciatore russo presso l'Ue, Vladimir Chizhov a Ria Novosti, secondo quanto riferito dal The Guardian.

In Italia, intanto, le richieste di forniture aggiuntive da parte di Eni rispetto a quanto ricevuto ieri – il 33% in meno delle forniture abituali – ha portato Gazprom ad aumentare il flusso che tuttavia sarà però circa il 65% per cento della richiesta quindi di poco superiori a ieri. Sul lungo periodo però l’Italia ha già diminuito la dipendenza da Mosca, come ha certificato l’analisi trimestrale del sistema energetico italiano stilata da Enea: nei primi 5 mesi del 2022 infatti la quota delle importazioni di gas dalla Russia sul totale è scesa in media sotto il 24% rispetto a circa il 40% nello stesso periodo 2021, con un calo del 41%, con punte addirittura al di sotto del 20% in aprile e maggio.

Per il momento comunque la situazione rimane sotto controllo, ha rassicurato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani intervenendo al Forum P.a.: “Il danno è limitato”, ha ammesso, spiegando che la riduzione impatta più che altro sugli stoccaggi per l’inverno, attualmente al 54% del riempimento. Naturalmente le contromisure sono pronte, ha affermato Cingolani che però vuole attendere i prossimi giorni per capire se si tratta di una situazione contingente prima di prendere le adeguate contromisure: "C'è un gruppo di monitoraggio con gli operatori, ci sentiamo 4-5 volte al giorno”. Cauto anche il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni che ha parlato solo di segnali provenienti da alcuni Stati membri e non di decisioni “solide” da parte della Russia