Politica25 Febbraio 2022 10:44

La ricetta Draghi sull’energia: Prezzi calmierati e carbone per l’emergenza, rinnovabili e stoccaggi gas per il futuro

Semplificazioni sulle rinnovabili, possibile riapertura delle centrali a carbone, prezzi calmierati, meccanismi di stoccaggio comune europeo per il gas e rifornimenti alternativi, soprattutto dagli Usa, per mitigare l’attuale situazione di incertezza e di caro prezzi dell’energia provocata dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina. È questa la ricetta del premier Mario Draghi per affrontare i problemi energetici italiano che il presidente del Consiglio ha chiarito durante la sua informativa in aula alla Camera.

“Il Governo è pronto a intervenire per calmierare ulteriormente il prezzo dell'energia, ove questo fosse necessario", ha spiegato il premier ma anche a riaprire le centrali a carbone “per colmare eventuali mancanze nell'immediato".

Naturalmente, ha aggiunto “il governo è al lavoro per aumentare le forniture alternative. Intendiamo incrementare il gas naturale liquefatto importato da altre rotte, come gli Stati Uniti. Il presidente americano, Joe Biden, ha offerto la sua disponibilità a sostenere gli alleati con maggiori rifornimenti, e voglio ringraziarlo per questo. Tuttavia, la nostra capacità di utilizzo è limitata dal numero ridotto di rigassificatori in funzione”.

Per il futuro, Draghi ha promesso una riflessione su queste infrastrutture ma per il momento si sta lavorando anche per “incrementare i flussi da gasdotti non a pieno carico - come il TAP dall'Azerbaijan, il TransMed dall'Algeria e dalla Tunisia, il GreenStream dalla Libia". A livello europeo, invece, il paese è impegnato a spingere l’Unione europea “nella direzione di meccanismi di stoccaggio comune, che aiutino tutti i Paesi a fronteggiare momenti di riduzione temporanea delle forniture. Ci auguriamo che questa crisi possa accelerare finalmente una risposta positiva su questo tema”, ha ammesso il premier.

Che ha promesso interventi anche sulle rinnovabili: “Sappiamo che la risposta più valida, nel lungo periodo, sta nel procedere spediti, come stiamo facendo, nella direzione di un maggiore sviluppo delle fonti rinnovabili, anche, direi soprattutto, con una maggiore semplificazione delle procedure per l'installazione degli impianti. A questo proposito, vorrei notare, che gli ostacoli a una maggiore speditezza su questo percorso, non sono tecnici o tecnologici, ma sono solo burocratici", ha concluso Draghi rimarcando che il gas resta comunque “essenziale come combustibile di transizione".

Caro energia, Draghi: maggiore semplificazione procedura impianti rinnovabili, ostacoli non tecnici ma solo burocratici