Politica29 Gennaio 2024 13:09

Italia-Africa, von der Leyen: Piano Mattei contributo importante per collaborazione, si integra con Global Gateway Ue

“Credo che sia molto incoraggiante ascoltare tutti gli illustri relatori che hanno preso la parola oggi e che prenderanno la parola nel corso della giornata perché questo è un momento di intensa e rinnovata collaborazione tra l'Africa e l'Europa. Non soltanto i nostri destini sono allineati, ma anche i nostri interessi sono allineati ben più che in passato, l'abbiamo sentito. Dobbiamo tutti passare alle energie pulite, dobbiamo adattarci al cambiamento climatico. Dobbiamo formare la nostra forza lavoro per le professioni del domani. Dobbiamo porre fine alle tragiche perdite di vita lungo i flussi migratori. Dobbiamo dare opportunità ai giovani”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso del vertice Italia-Africa al Senato. “ Quindi non è soltanto la geografia che ci avvicina e ci riunisce, ma anche l'impegno nei confronti di mutui benefici per i nostri popoli. Dobbiamo essere pragmatici e sono molto grata nei confronti dell'Italia per aver avviato questa collaborazione con l'Africa e averla posta al centro della politica estera e della presidenza del G7 – ha aggiunto von der Leyen -. Il nuovo Piano Mattei rappresenta un contributo importante a questa nuova fase della nostra collaborazione e si integra perfettamente al nostro global gateway europeo: 150 miliardi di euro questo è il piano di investimenti per l'Africa. E questo semplicemente il Team Europa al lavoro. Oggi voglio concentrarmi su tre questioni. Quando l'Africa e l'Europa hanno deciso di lavorare insieme con l'impegno dell'Italia, possiamo realmente fare la differenza nel campo dell'energia e del clima, dell'istruzione, delle competenze professionali e in terzo luogo, la migrazione. Per quanto riguarda il primo punto energia e clima. Oggi soltanto il 2% degli investimenti globali e nelle energie pulite sono convogliati verso l'Africa. E devo dire che, considerato l'immenso potenziale dell'Africa come centrale pulsante delle energie pulite, è veramente scoraggiante”.

“Quello che manca sono le infrastrutture, ma insieme insieme possiamo cambiare. Possiamo cambiare questa situazione – ha proseguito la presidente della Commissione Ue -. Con il Global Gateway vogliamo portare l'energia pulita a 100 milioni di persone che al momento non hanno accesso a questa forma di energia. E questo può chiaramente apportare mutui benefici, perché l'Africa non produrrà soltanto sufficiente energia pulita per alimentare il continente africano, ma anche per creare delle entrate attraverso le esportazioni. Sono iniziati i preparativi, ad esempio, per costruire i primi cavi sottomarini che colleghino il Nord Africa all'Italia, poi il resto dell'Europa e ad esempio, la nuova banca dell'idrogeno aperta a nuovi produttori significa buoni posti di lavoro, sicurezza energetica, energia pulita per l'Africa e per l'Europa. Il secondo punto, il Global Gateway, si concentra fortemente sulla costruzione delle competenze locali di cui ha fortemente bisogno l'Africa. Siamo già al lavoro per creare queste competenze in Ruanda, in Ghana, in Senegal. Lo abbiamo fatto con i vaccini. Stiamo formando la forza lavoro in Kenya, in Namibia per la produzione di idrogeno e questo è il primo esempio della complementarietà con il piano Mattei. l'Italia svolge un ruolo attivo. Più di 50 università italiane hanno programmi di scambio con una controparte africana. l'Università di Parma, ad esempio, coordina il progetto Erasmus per lo sviluppo di competenze per le energie pulite in Africa. Noi vogliamo investire in questa forma di collaborazione. Ad esempio, al momento stiamo finanziando una connessione ad alta velocità di trasmissione dati tra tutti i paesi nordafricani Marocco, Algeria, Egitto, che creerà un legame tra le università e centri dati, consentendo quindi ricerche congiunte e soprattutto attività congiunte sulle due sponde del Mediterraneo”.

“Quello che mi piace veramente di questo progetto che non si tratta soltanto di un investimento nei talenti dell'Africa, ma anche un investimento nel popolo dell'Africa, un investimento nell'amicizia e nella futura generazione dei nostri due continenti. E questo mi porta al mio terzo punto che riguarda le migrazioni. Dobbiamo dare un giro di vite alla lotta ai trafficanti, agli scafisti che abusano di giovani donne lungo queste rotte e che pongono a rischio le vite di questi poveri migranti su carrette del mare. Dobbiamo porre fine a questo terribile traffico. Il modo migliore per farlo è quello di unire le nostre forze e soprattutto costruire delle alternative legali a queste rotte letali. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato con la Costa d'Avorio, con Gambia, Senegal, Mauritania, su un approccio comune, un approccio comune che ha come finalità quello di salvare delle vite e creare delle opportunità. Noi offriamo più opportunità per venire in Europa legalmente, in modo che ci si possa spostare, si possa imparare. Si possono riportare a casa le nuove competenze, soprattutto la mobilità che deve essere gestita in modo legale e legittimo e non dai trafficanti. E migliore sarà il nostro risultato sulla migrazione. Migliore sarà il nostro contributo alla prevenzione della migrazione clandestina. Mattei è stato un grande italiano, un grande europeo, un vero amico dell'Africa. Prima di chiunque altro aveva capito che la vostra forza è la nostra forza e viceversa. E il suo retaggio, le sue eredità vive. Oggi i nostri continenti stanno creando una reale partnership di mutuo beneficio per l'Africa, per l'Europa, per il mondo. Quindi continuiamo a lavorare perché abbiamo ancora tanto da fare”, ha concluso Von der Leyen.