Politica29 Gennaio 2024 12:16

Italia-Africa, Assoumani (Unione Africana): Italia tra i principali investitori nel continente. Pronti a lavorare insieme

“Sono molto lieto e onorato di partecipare in modo attivo a questo primo Vertice Italia-Africa, che rappresenta una eccellente opportunità per promuovere sempre di più i legami molto forti che uniscono l'Italia al nostro continente.”

Così il Presidente dell’Unione Africana, Azali Assoumani nel corso del Vertice internazionale "Italia – Africa. Un ponte per una crescita comune” presso il Senato.

“Una cooperazione che poggia sul rispetto reciproco e su interessi condivisi che l'Italia sotto una leadership illuminata mantiene con l'Unione africana. In qualità di Presidente in carica dell'Unione africana desidero sostenere il mio sostegno all'Italia nell’impegno dell'Italia verso le organizzazioni africane, perché sotto l'egida dell'Italia sono state lanciate molte iniziative, molte attività e la nostra organizzazione ha così contribuito alla ricerca di soluzioni durature sia sul piano politico che su quello economico della sicurezza, tutti problemi che l'Africa deve affrontare.

Non dimentichiamo che in occasione della pandemia del Covid l'Italia ha svolto un ruolo attivo nell'ambito del suo sostegno a più di una ventina di paesi africani, compreso il mio paese, che si sforzavano di rispondere alla crisi pandemica. E l'Italia ci ha aiutati. Vorrei cogliere anche questa occasione per rinnovare i nostri ringraziamenti più sinceri all'Italia per il sostegno significativo che ci ha dato e che ha contribuito all'integrazione della nostra organizzazione continentale,Unione Africana, al G20 nel settembre scorso sotto la presidenza delle Comore dell'Unione Africana.

Questa integrazione consentirà all'Unione Africana di difendere sempre di più i propri interessi in occasione della presa di grandi decisioni internazionali il che va nell'interesse di tutti. L'Italia ha sempre sostenuto e dato un sostegno non trascurabile agli sforzi portati avanti dai nostri governi e dai nostri partner, segnatamente attraverso il suo contributo e la sua partecipazione alle missioni presso l'ONU in Africa.

Signore e signori, i legami che ci uniscono sono dei legami storici e la loro visibilità, la loro efficacia, non debbono essere certo dimostrati. In effetti, grazie agli investimenti italiani in Africa, le aziende italiane contribuiscono in modo significativo all'attività economica, alla creazione di posti di lavoro, allo sviluppo delle infrastrutture attraverso tutto il nostro continente.

Quindi non è un caso se l'Italia compare tra i principali investitori europei in Africa, con investimenti diretti stimati a oltre 24 miliardi di euro nel 2018. Al di là dell'azione bilaterale tra l'Italia e i Paesi africani, l'Africa ripone molta speranza nella presidenza italiana del G7.

Bisogna ricordare che è stato in occasione della precedente presidenza del G20 nel 2017, che l'Italia ha posto un accento particolare su vari temi che rivestono un interesse fondamentale per l'Africa, segnatamente la riduzione delle disuguaglianze, la gestione e la soluzione dei conflitti, l'innovazione e l'imprenditoria. Mi rallegro anche dei temi che sono stati posti all'ordine del giorno di questo vertice e spero che l'Italia possa agire a favore dell'accelerazione di iniziative faro del G7 volte a stimolare gli investimenti e al fine di migliorare l'offerta di infrastrutture di alta qualità nei Paesi a basso reddito o a reddito medio.

Tengo a sottolineare che questa iniziativa ha il potenziale di accompagnare le ambiziose iniziative portate avanti dai paesi africani per riassorbire il deficit dal punto di vista delle infrastrutture fisiche, digitali, sanitarie, resilienza al clima contribuendo così alla crescita economica dei Paesi d'Africa.

Signore e signori, al centro dei nostri dibattiti dovremo parlare del Piano Mattei e noi siamo a vostra disposizione per avere scambi su una cooperazione benefica per ambo le parti, basata sulla presa in considerazione degli interessi economici collettivi dei nostri paesi. É essenziale lavorare in sinergia per mettere a frutto il potenziale dell'Africa, non solo per sviluppare sempre di più il continente, rafforzare la nostra partnership, ma anche e soprattutto per porre fine ai flussi migratori che spesso sono micidiali per gli africani che non hanno più speranze di una vita migliore nei loro Paesi.

Ecco perché io mi auguro che questo summit sia un'occasione per incoraggiare l'Italia e gli altri partner a contribuire sempre di più agli sforzi nella costruzione di le risorse del FIDA ma anche ad altre iniziative volte tutte a potenziare la sicurezza alimentare a garantire la trasformazione dei sistemi di produzione agricola in Africa.

Tra l'altro spero che questo vertice sia anche un'occasione per mobilitare sempre di più i finanziamenti a favore dell'Associazione internazionale per lo sviluppo per un maggiore sviluppo in Africa. Il partenariato con l'Italia è altamente apprezzato in Africa ed è anche essenziale nel quadro dell'attuazione del piano d'azione del gruppo di lavoro sulla sicurezza alimentare creato dalla Commissione per l'Unione Africana dopo il vertice USA Africa negli Stati Uniti.

Signora Presidente del Consiglio dei Ministri, cari colleghi, prima di concludere vorrei affrontare il tema della riforma del sistema economico mondiale, un tema molto attuale e che riveste un'importanza capitale per il successo di qualsiasi iniziativa volta a promuovere un modello di cooperazione fondato su partnership reciprocamente benefiche. Saluto in tal senso la decisione assunta dalla Presidenza italiana del G7 di inscrivere tra le priorità la difesa del sistema internazionale fondato su regole condivise.

Grazie per avere appoggiato la riforma della governance economica mondiale e dell'architettura finanziaria internazionale. Ricordo anche il sostegno attivo dell'Italia alle advocacy dell'Africa a favore della riforma dell'architettura finanziaria internazionale, di una governance economica mondiale più equa, inclusiva, che sia veramente il riflesso delle realtà politiche ed economiche sociali attuali.

Ma affinché vi sia una crescita economicamente sostenibile nel mondo, è necessario anche che ci siano pace e stabilità. In questo senso rivolgo un appello a mobilitarci sempre di più per trovare una soluzione definitiva sia alla guerra Russia ucraina che al conflitto israelo palestinese e il conflitto nel Mar Rosso, che colpisce duramente non solo i paesi coinvolti, ma il mondo nel suo insieme.