News25 Settembre 2023 11:57

Infrastrutture sostenibili, Orsenigo (AIS): promuovere metodologia e misurazioni universali. Bene nuovo codice appalti, ma manca analisi resilienza

Oggi si parla di creare infrastrutture e il nostro paese è deficitario rispetto ad altri paesi: dobbiamo colmare il gap, anche sfruttando le risorse del PNRR. D’altra parte si parla di sostenibilità, per questo dobbiamo creare una metodologia, ma allo stesso tempo dobbiamo essere in grado di misurare questa sostenibilità in maniera oggettiva".

Così, in una intervista ad AGEEI, Lorenzo Orsenigo, presidente di AIS, Associazione Infrastrutture Sostenibili. L'associazione, di carattere tecnico-scientifico, si caratterizza come un Think-Tank di interlocuzione per le istituzioni pubbliche e private.

"Questo è uno degli obbiettivi della nostra associazione, che basa la sua azione su quattro pilastri. Il primo è proprio quello di diffondere sistemi di rating che servono proprio alla misurazione della sostenibilità. Il secondo è diffondere e sensibilizzare il tema della digitalizzazione, siamo convinti che non si riesca a fare una infrastruttura sostenibile senza sistemi digitali. Ad esempio utilizzando un “Digital Twin”, una copia digitale dell’opera, oppure l’applicazione di sensoristica per fare manutenzione predittiva, risparmiando così sui costi. Il terzo tema è promuovere sviluppo di prodotti innovativi e green. Il quarto, che abbiamo inserito nel 2021, è promuovere la qualifica degli operatori sui temi ESG. La tassonomia europea ci chiede che la finanza abbia un sottostante sostenibile, ma questo vuol dire che anche gli operatori devono seguire i principi di Environmental, Social e Government, quindi fare cultura su quali sistemi utilizzare", prosegue Orsenigo.

"Tutti questi sono temi che abbiano trattato nel RemTech Expo 2023, Hub Tecnologico Ambientale, internazionale e permanente, specializzato sui temi del risanamento, rigenerazione e sviluppo sostenibile dei territori.

In fiera abbiamo organizzato un workshop dove abbiamo presentato un position paper sul cantiere sostenibile, importante per una serie di motivi. Il primo è legato al sistema di rating per la misurazione, cosa che oggi in Italia ancora non è presente. Questa metodologia è il frutto di un gruppo di lavoro di 103 persone, tra le più grandi realtà infrastrutturali in Italia, come Ferrovie, Italferr, Anas, Autostrade per l’Italia, WeBuild, Itinera e molti altri. Abbiamo collaborato con 11 sottogruppi di lavoro: tutti questi soggetti hanno definito degli indicatori.

Questo metodo, sviluppato di Ais, si raccorda con i protocolli per la misura della sostenibilità delle infrastrutture. Ad esempio il protocollo Envision, utilizzato in tutto il mondo, perfettamente compatibile con il nostro. Ora vogliamo trasformarlo in una prassi di riferimento UNI e con questo “vestito di normazione” potrà essere utilizzato nei bandi e nei testi legislativi", sottolinea il presidente.

"Per quanto riguarda il nuovo Codice Appalti, abbiamo pubblicato un documento con una analisi attraverso il nostro punto di vista. La normativa raccoglie positivamente alcune indicazioni di sostenibilità, già presenti nelle linee guida per il progetto di fattibilità economica emesse dal Ministero delle Infrastrutture nell’agosto del 2021. Queste linee guida introducevano, per la prima volta nell’ordinamento italiano, la relazione di sostenibilità come parte del progetto. Si tratta di una chiave di volta, prima non era mai stata inserita.

AIS ha contribuito con il Ministero con diversi position paper, dobbiamo però registrare due mancanze. La prima, e faccio fatica a comprendere lo stralcio, è l'assenza della richiesta di analisi della resilienza, che significa fare una analisi su come la infrastruttura riesca ad adattarsi ai cambiamenti climatici e sociali, che indubbiamente ci sono, almeno per me. Oggi ad esempio si è diffuso lo smart working, cosa che modifica l’approccio alle infrastrutture.

L’altro punto stralciato è l’analisi del “Do not significant harm”. La tassonomia europea prevede che si debbano seguire sei principi riguardo alla mitigazione del cambiamento climatico, la biodiversità e altri quattro. Bene, quando si fanno i progetti è fondamentale che questi rispondano ad uno di questi obiettivi, ma non danneggi gli altri cinque. Questa analisi è stata tolta da Codice appalti.

L’altro aspetto positivo è che nelle linee guida del PFTE, progetto di fattibilità tecnico-economica, è stato introdotto il capitolato informativo, le specifiche del modello informatico dell’opera”, conclude il presidente.

Avevamo scritto:

L’Associazione Infrastrutture Sostenibili presenta il suo rapporto sui cantieri al RemTech2023