Politica14 Aprile 2023 12:04

Infrastrutture, interrogazione Bonelli (AVS): su sostenibilità ambientale Skymetro Val Bisagno Genova

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00330

presentato da

BONELLI Angelo

testo di

Mercoledì 12 aprile 2023, seduta n. 85

BONELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

con l'articolo 1, comma 393 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, è stata autorizzata la spesa complessiva di euro 3.700.000.000 per gli anni dal 2022 al 2036, al fine di «promuovere la sostenibilità della mobilità urbana, anche mediante l'estensione della rete metropolitana e del trasporto rapido di massa», tra le altre, anche della città di Genova;

con decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, in data 20 aprile 2022, è stato inserito tra gli interventi finanziabili lo «Skymetro Val Bisagno Genova», linea metropolitana a cielo aperto a margine del torrente Bisagno (noto alle cronache per i disastrosi eventi alluvionali), il cui costo è previsto in euro 398.000.000, oltre Iva;

la tabella istruttoria prodotta dal comune di Genova a supporto dell'istanza di finanziamento, sulla base della quale è stato inserito il progetto Skymetro tra gli interventi finanziabili, sarebbe viziata da macroscopici errori, a partire dal calcolo della CO2 emessa in media dalle auto (pari ad un fantasioso 0,1 g/Km quando lo stesso comune di Genova – in altro documento denominato progetto 4 assi – lo calcolava in 265 g/Km);

l'opera così come prospetta, non solo non incrementa la «sostenibilità», ma produrrebbe effetti di segno contrario rispetto a tale requisito, attesa la bassa redditività in termini ambientali, con una riduzione di anidride carbonica dell'1,8 per cento;

peraltro il progetto nulla indica in merito alla riduzione di altri inquinanti come ossidi di azoto e polveri sottili (NOx -PM10 e PM2,5), fattore che appare ancor più rilevante se si considera che – a seguito di procedura di infrazione comunitaria – è stato accertato l'inadempimento italiano alla direttiva comunitaria sulla qualità dell'aria, per mancato rispetto «sistematico e continuativo» del limite annuale di biossido di azoto, con specifico riferimento al comune di Genova;

l'opera prevede la realizzazione di piloni lungo tutto il corso del Bisagno, alcuni dei quali in mezzo all'alveo del torrente, noto per i ripetuti fenomeni di esondazione verificatisi nel corso degli ultimi anni, con gravi danni anche in termini di vite umane. A tal proposito appare del tutto incongruente giustificare la mitigazione del rischio idraulico con lo scolmatore previsto, sia perché trattasi di opera ancora in itinere, di cui già sono stati più volte prorogati i termini di conclusione dei lavori, sia perché con la realizzazione dell'infrastruttura vengono ulteriormente aumentati i rischi di eventi alluvionali;

se i Ministri interrogati siano al corrente dei fatti esposti in premessa; se l'opera inserita tra gli interventi finanziabili risponda pienamente ai criteri e alle finalità di sostenibilità ambientale di cui all'articolo 1, comma 393 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, a partire dalla effettiva riduzione della CO2 e degli altri inquinanti atmosferici (NOx e polveri sottili), del quale non verrebbe fatta menzione nel progetto dell'opera, e se la stessa non pregiudichi ulteriormente il regime idraulico del torrente Bisagno.
(3-00330)