In Parlamento19 Aprile 2024 11:43

Infrastrutture, interrogazione Basso (Pd): su commissione Via-Vas

Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01086

presentata da

LORENZO BASSO
giovedì 18 aprile 2024, seduta n.181

BASSO, GIACOBBE, CAMUSSO, VALENTE, DELRIO, RANDO, MARTELLA, TAJANI, FURLAN, NICITA, ALFIERI, LORENZIN, MANCA, D'ELIA, VERDUCCI, ZAMBITO, ROJC, MALPEZZI, BAZOLI, IRTO - Ai Ministri dell'ambiente e della sicurezza energetica e delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

la valutazione di impatto ambientale (VIA) nazionale è un dispositivo introdotto in Italia sulla base di norme transitorie che traggono origine da quanto definito dall'articolo 6 della legge 8 luglio 1986, n. 394, istitutiva del Ministero dell'ambiente e conformemente alla direttiva 85/337/CEE del Consiglio del 27 giugno 1985 modificata ed integrata a sua volta dalla direttiva 2011/97/UE del Consiglio del 5 dicembre 2011;

la normativa comunitaria stabilisce, infatti, che i progetti che possono avere un effetto rilevante sull'ambiente, inteso come ambiente naturale e ambiente antropizzato, devono essere sottoposti a valutazione di impatto ambientale;

la valutazione ambientale strategica (VAS) viene introdotta a livello comunitario dalla direttiva 2001/42/CE che riguarda "la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente naturale". Sul piano programmatico, la VAS opera con l'obiettivo di perseguire la sostenibilità ambientale delle scelte contenute negli atti di pianificazione ed indirizzo che guidano la trasformazione del territorio;

il Governo italiano ha recepito le direttive europee in materia ambientale attraverso il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, successivamente modificato con decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4. Tale normativa, oltre a regolare i diversi settori di interesse ambientale (difesa del suolo, gestione dei rifiuti, inquinamento atmosferico, danno ambientale), disciplina le procedure per la VAS, la VIA e l'autorizzazione integrata ambientale (AIA), introducendo un'apposita commissione tecnico-consultiva per le valutazioni ambientali, successivamente sostituita, attraverso il decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 90, dalla commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS;

la commissione VIA-VAS è composta da 40 membri nominati con decreto del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, tra liberi professionisti ed esperti provenienti dalle amministrazioni pubbliche competenti in materie tecnico-ambientali;

nel 2014 e nel 2015 le procedure di nomina dei membri della commissione furono bocciate dalla Corte dei conti a causa della scarsa trasparenza dell'iter di selezione. Da qui, nel 2018, la scelta del Ministro pro tempore Sergio Costa di avviare una procedura con avviso pubblico e commissioni selezionatrici;

l'introduzione di un iter di nomina più trasparente e articolato ha determinato, tuttavia, un allungamento dei tempi di selezione, che nell'ultima edizione del bando, risalente al 2019, si sono protratti per ben 8 mesi;

in vista dell'imminente scadenza del mandato della commissione vigente, fissata per maggio 2024, il Ministero dell'ambiente ha pubblicato il nuovo avviso permanente per l'invio di manifestazioni di interesse alla nomina di commissario;

le regole del bando di selezione prevedono che tutti i 40 membri della commissione vengano sostituiti simultaneamente. Il rinnovamento totale della commissione, però, rischia di causare ritardi nei progetti già in corso, quali la costruzione del tunnel della val Fontanabuona, opera strategica la cui valutazione era attesa per la fine di marzo;

lo stravolgimento totale dell'assetto della commissione, inoltre, comporterebbe il rischio di potenziali ripensamenti o titubanze da parte dei membri neoeletti rispetto al lavoro svolto in precedenza;

senza la conferma di uno o più rappresentati della commissione uscente sarebbe impossibile garantire la continuità operativa, e si profilerebbe uno scenario nel quale la nuova commissione potrebbe addirittura decidere di ricominciare l'analisi dei progetti da zero, con ricadute notevoli sulla tabella di marcia dei lavori;

le tempistiche stringenti del bando di selezione, inoltre, impongono alla commissione uscente di forzare i tempi di valutazione relativi al progetto per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, opera ritenuta prioritaria per la sua rilevanza strategica. La breve durata residua della commissione rischia di rendere la valutazione del progetto del ponte affrettata e superficiale;

considerato che:

il rispetto del cronoprogramma relativo ai progetti infrastrutturali finanziati attraverso i fondi del PNNR impone la necessità di una governance fluida e quanto più efficace possibile;

in tale contesto, eventuali ritardi nella valutazione sull'impatto ambientale, nonché una paralisi delle funzioni della commissione VIA-VAS legata al processo di rinnovamento, comporterebbero un ingente danno economico, oltre che reputazionale,

si chiede di sapere:

quali misure i Ministri in indirizzo, per quanto di competenza, intendano adottare al fine di garantire, nella fase di rinnovamento della commissione VIA-VAS, il regolare espletamento delle funzioni necessarie per la realizzazione delle opere infrastrutturali in corso di approvazione;

se non ritengano opportuno intervenire affinché la procedura di nomina per la commissione preveda un rinnovamento graduale e progressivo dei suoi componenti, in modo tale da garantirne la continuità programmatica.

(3-01086)