Politica1 Giugno 2023 10:14

Infrastrutture, interrogazione Basso (PD Senato): su materiali da costruzione

 

Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00477

presentata da

LORENZO BASSO
martedì 30 maggio 2023, seduta n.073

BASSO, FINA, IRTO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con una nota pubblicata sul sito ufficiale, in data 28 aprile 2023, ha annunciato il riavvio dell'iter per l'erogazione delle risorse del Fondo per l'adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione;

il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, con la sentenza n. 6894/2023, ha confermato la legittimità del decreto direttoriale del 4 aprile 2022, recante "Rilevazione delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all8 per cento, verificatesi nel secondo semestre dell'anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi";

il decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, all'articolo 1-septies, comma 8, ha istituito il Fondo per l'adeguamento dei prezzi, con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2021;

il decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, all'articolo 26, comma 5, ha disposto un incremento della dotazione del fondo di ulteriori 500 milioni di euro per l'anno 2022 e di 550 milioni di euro per l'anno 2023;

considerato che:

a seguito della sentenza del TAR richiamata è ora possibile procedere con l'erogazione in favore delle 336 stazioni appaltanti, che hanno presentato regolare istanza di accesso al fondo relativamente al secondo semestre dell'anno 2021;

con legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di bilancio per il 2023), l'articolo 1, comma 458, ha modificato l'articolo 26 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, introducendo il comma 6-quater con il quale le risorse del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche di cui all'articolo 7, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, sono state ulteriormente incrementate con una dotazione di 1.100 milioni di euro per l'anno 2023 e di 500 milioni per l'anno 2024;

per quanto riguarda gli appalti pubblici di lavori aggiudicati fino al 31 dicembre 2022 e per le lavorazioni eseguite nel corso del 2023, le stazioni appaltanti possono presentare le istanze di accesso alle risorse del menzionato fondo, accendendo ad una apposita piattaforma digitale del Ministero delle infrastrutture;

rilevato che:

nel biennio 2020-2021 l'incremento percentuale dei prezzi verificatosi nel secondo semestre del 2021 rispetto ai prezzi medi del 2020 ha raggiunto punte molto alte. Solo per citarne alcuni riportati nell'allegato del decreto direttoriale del 4 aprile 2022, la variazione percentuale del secondo semestre 2021 sul 2020 è stata: a) del 113 per cento per quanto riguarda i nastri in acciaio per manufatti e barriere stradali; b) del 72 per cento per quanto riguarda il ferro per cemento armato; c) del 78 per cento per quanto riguarda il legname per infissi;

pur se in lieve discesa, l'andamento dei prezzi dei materiali nel comparto dell'edilizia resta ancora molto elevato;

le maggiori associazioni di categoria e i sindacati del comparto edile stanno denunciando le eccessive lentezze riguardo all'erogazione dei fondi spettanti, con conseguenze drammatiche sia per la tenuta economico-finanziaria delle imprese che per il mantenimento dei livelli occupazionali,

si chiede di sapere:

quali siano le motivazioni dei ritardi nell'erogazione dei fondi nei confronti delle stazioni appaltanti che hanno presentato regolare istanza di pagamento;

se e quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di accelerare l'iter dei pagamenti delle compensazioni dei rincari dei prezzi dei materiali da costruzione a valere sugli stanziamenti previsti dalle varie disposizioni normative richiamate.

(3-00477)