Politica17 Maggio 2023 12:03

Infrastrutture, interpellanza Ghio (PD): su diga foranea di Genova

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00149

presentato da

GHIO Valentina

testo di

Lunedì 15 maggio 2023, seduta n. 102

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

il progetto della diga foranea di Genova è una delle opere più importanti del Piano nazionale di ripresa e resilienza con un valore stimato in oltre 1 miliardo di euro;

si tratta di un'opera del Programma Straordinario di investimenti urgenti per la ripresa del porto di Genova adottato dal Commissario Straordinario per la ricostruzione del viadotto Polcevera dell'autostrada A10 ai sensi dell'articolo 9-bis decreto-legge n. 109 del 2018 (cosiddetto «decreto Genova») a seguito del crollo del viadotto Polcevera, proposta dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (AdSP);

il progetto è inserito nell'elenco dell'Allegato IV del decreto-legge n. 77 del 2022 tra le dieci «opere pubbliche di particolare complessità o rilevante impatto» che beneficiano delle «Semplificazioni procedurali in materia di opere pubbliche di particolare complessità o di rilevante impatto»;

la nuova diga foranea è, quindi, un'infrastruttura strategica per Genova e per il suo porto perché permetterà di ospitare navi di ultima generazione, senza limitare gli accessi e gli accosti, contribuendo al polo logistico attivato con il prolungamento della linea ad alta velocità del Terzo Valico fino al centro cittadino;

la nuova diga foranea, lunga oltre un chilometro, sostituirà l'attuale allargando da 200 a 800 metri l'accesso al bacino portuale di Sampierdarena, permettendo così l'accesso alle navi anche di rilevanti dimensioni in sicurezza, con gru Post-Panamax per caricare e scaricare i container, ai treni lunghi 750 metri che scaleranno il Terzo valico per togliere traffico stradale alla città, con tecnologie all'avanguardia per gestire l'entrata e l'uscita delle merci dal porto. La realizzazione dell'opera consentirà, quindi, le manovre di navigazione delle moderne grandi navi porta contenitori in sicurezza, con riferimento in particolare all'accesso e uscita dalle aree portuali, l'evoluzione nell'avamporto, l'accosto e la partenza dai terminali, il transito nel canale interno davanti ai terminali; l'intervento rientra nella tipologia di opere sottoposte a procedura di VIA in sede statale e la Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA/VAS nel parere motivato n. 233 del 28 marzo 2022 ha espresso parere favorevole sulla compatibilità ambientale subordinato all'ottemperanza di numerose condizioni ambientali per le quali è prescritto il termine di avvio e conclusione della verifica di ottemperanza prima dell'avvio dei lavori di cantiere;

in particolare, nel suddetto parere si dispone che «relativamente alla VIncA, (omissis) il progetto può essere approvato, subordinatamente all'ottemperanza delle condizioni ambientali riferite alla Vinca, di seguito riportate» che pongono in capo al proponente l'obbligo di predisporre misure specifiche su ciascuna delle 9 misure ambientali indicate, tra le quali si segnala la condizione n. 3, relativa alla rielaborazione ed implementazione del modello geologico-geotecnico al fine delle opportune verifiche circa le previsioni di impatto conseguenti alle scelte progettuali allo stato adottate;

in seguito a tale parere è stato avviato il procedimento per la verifica di ottemperanza che dovrebbe concludersi il prossimo 15 giugno; prima di tale data non è dato, quindi, sapere l'esito del procedimento e quindi se ci sarà o meno l'approvazione del progetto esecutivo;

oltre al report di ottemperanza alle prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale (VIA), il Commissario dell'opera, in un comunicato del marzo 2023, ha dichiarato che doveva essere perfezionata anche la consegna dell'ultima tranche di documentazione relativa alla progettazione esecutiva e che sarebbero giunte a conclusione alcune attività di indagine propedeutiche alla progettazione e all'avvio del cantiere;

pur in assenza delle necessarie verifiche di ottemperanza e di ogni altra documentazione favorevole all'avvio del cantiere, la società contraente Webuild, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la regione Liguria e l'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale hanno organizzato una cerimonia di apertura dei cantieri il 4 maggio 2023 con la posa della prima pietra della nuova Diga foranea, in anticipo rispetto alle risultanze della verifica di ottemperanza su un'opera così complessa; in pratica si annuncia il via all'opera senza aver verificato il progetto sulle reali condizioni del suolo e senza neppure aver concluso le indagini;

si aggiunga che il 10 maggio 2023 il Tar della Liguria ha dichiarato illegittima l'assegnazione dell'appalto integrato per i lavori di realizzazione della nuova diga foranea al consorzio PerGenova Breakwater, guidato dal gruppo Webuild, accogliendo il ricorso presentato dal consorzio Eteria, scartata nel corso del dialogo competitivo. Anche se la disciplina prevista per le opere finanziate con il PNRR consente di poter proseguire con i lavori – trovando applicazione l'articolo 125 del codice del processo amministrativo, per cui l'annullamento dell'affidamento non comporta la caducazione del contratto già stipulato – l'illegittimità dell'atto ha valore ai fini risarcitori che si profilano essere milionari. Inoltre se venisse evidenziata l'illegittimità della gara scatterebbe anche la possibile accusa di danno erariale a carico dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale;

in particolare, secondo i giudici, l'impresa Webuild per ottenere l'appalto dell'opera mise nel curriculum un maxi cantiere a Singapore in realtà affidato diverso appaltatore. Tale componente qualitativa dell'offerta ha poi assunto addirittura una importanza determinante e decisiva nelle valutazioni fatte dal collegio degli esperti nominato da Autorità di sistema portuale, stante la rilevante inferiorità dell'importo degli altri due lavori, presenti nel curriculum dell'impresa, rispetto all'importo a base di gara. Questa valutazione, secondo i giudici, inficiata da questo evidente travisamento, sulle capacità realizzative dei componenti del Consorzio Webuild è stata poi fatta acriticamente propria dalla stazione appaltante –:

se il Ministro interpellato ritenga che le contestazioni sollevate dal Tar sulla effettiva presenza della componente qualitativa dell'offerta in relazione ai requisiti necessari per l'assegnazione dell'appalto possano rappresentare, in generale, un rischio relativo all'effettiva capacità di realizzazione dell'opera;

se il Ministro interpellato ravvisi, sulla base del riferimento normativo richiamato in premessa per le opere finanziate con il PNRR, un rischio concreto di richieste risarcitone milionarie e la possibile accusa di danno erariale a carico dell'Autorità di sistema portuale;

quali siano le motivazioni che hanno determinato la posa della prima pietra della nuova diga foranea di Genova in anticipo rispetto alla conclusione della verifica di ottemperanza, senza l'approvazione dei progetti esecutivi e la conclusione delle verifiche del modello geologico-geotecnico propedeutiche all'avvio del cantiere e quali saranno i costi effettivi dell'opera a seguito della progettazione esecutiva.
(2-00149) «Ghio, Braga, Orlando, Barbagallo, Simiani, Bakkali, Casu, Morassut, Ferrari, Di Sanzo, Curti, Pastorino».