Energia27 Giugno 2022 14:19

In Libia possibili chiusure dei terminal petroliferi del Golfo della Sirte. Sanalla (Noc): Situazione grave

Torna il rischio di uno stop all’export di petrolio dalla Libia per cause di forza maggiore. Nelle prossime 72 ore i terminal del Golfo della Sirte Es Sider, Ras Lanuf, Brega e Zueitina potrebbero con spedire più greggio all’estero. In una nota, il presidente della compagnia petrolifera statale libica Noc Mustafa Sanalla ha affermato: "Stiamo valutando la dichiarazione dello stato di forza maggiore entro le prossime 72 ore salvo ripresa della produzione e della navigazione nei porti petroliferi del Golfo della Sirte. Invitiamo tutti le parti ad essere saggie, e a dare la priorità agli interessi del Paese, permettano al petrolio di fluire e di non essere trascinati dietro gli appelli all'escalation”.

"Siamo di fronte a una realtà ricorrente, ci sono chiusure nella regione del Golfo della Sirte e c'è chi sta cercando di demonizzare il settore petrolifero nella capitale Tripoli, ma non rimarremo a guardare e lo faremo affrontarli in conformità con i quadri giuridici – ha aggiunto -. Il governo è responsabile della sovranità delle sue istituzioni. Nessuna tolleranza dovrebbe essere accettata nei confronti di qualsiasi individuo, ministro o chiunque politicizzi il settore petrolifero o lo utilizzi come strumento per eventuali negoziati, contrattazioni o accordi. Ci deve essere assoluta rispetto della legge e della legittimità internazionale. Io non sono un politico, ma posso mostrarvi la giusta direzione. La stabilità della Libia parte dalla gestione delle sue risorse, e troverete il settore petrolifero entusiasta di lavorare e svolgere le sue funzioni tecniche e non".

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha concluso affermando: "La situazione è molto grave. Il continuo e regolare funzionamento degli impianti vitali delle centrali elettriche, della dissalazione dell'acqua potabile e degli stabilimenti strategici è condizionatamente legato al proseguimento della produzione di petrolio, parte del che viene scambiato con carburante destinato a strutture vitali con l'approvazione del governo perché la Banca Centrale della Libia e il Ministero delle Finanze hanno smesso di alimentare il conto idrocarburi sei mesi fa I tassi di esportazione di petrolio sono diminuiti in un modo che non possiamo soddisfare domanda di carburante nelle prossime settimane e prevediamo che la General Electricity Company aumenterà i carichi di elettricità perché non ci sono fondi per garantire il carburante liquido".

L’attuale situazione di confusione nel paese è dovuta ai contrasti tra Abdul Hamid Dbeibah e Fathi Bashagha che sostengono entrambi di essere i legittimi premier del paese. Ma anche dai contrasti tra Sanalla e il ministro del Petrolio Mohamed Oun che ha più volte provato a cacciare lo stesso Sanalla dalla guida di Noc.