Energia25 Ottobre 2023 15:27

Illegalità e carburanti, Unem: attenzione alle nuove tipologie di frodi

“Unem, rappresentando sia aziende integrate che operano in tutta la filiera sia aziende che operano nei singoli segmenti, negli anni ha potuto avere l’evidenza dell’evolversi dei fenomeni fraudolenti, nonché dell’efficacia e dell’impatto delle misure legislative di prevenzione progressivamente introdotte. Oggi possiamo dire che le misure adottate sinora sono state efficaci e il fenomeno si è molto ridimensionato, anche se non è stato ancora debellato. Per questo è fondamentale proseguire sulla strada intrapresa dando rapida attuazione agli adempimenti che ancora mancano, sviluppando altresì, attraverso il pieno utilizzo delle banche dati disponibili e la cooperazione tra le diverse Amministrazioni competenti, anche comunitarie, una permanente struttura di intelligence in grado di prevenire e contrastare rapidamente i fenomeni fraudolenti”. È quanto ha detto oggi il presidente di Unem, Gianni Murano, alla Commissione Finanze della Camera nel corso dell’audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui fenomeni di evasione dell’Iva e delle accise nel settore della distribuzione carburanti. “Molto è stato fatto ma c’è ancora da fare - ha proseguito - soprattutto per completare la tracciatura completa del prodotto a partire dalle autobotti per arrivare fino alle fasi di scarico sull’impianto e successiva vendita dei prodotti. Va poi rafforzato il monitoraggio dell’attività dei traders e vanno individuati efficaci sistemi di acquisizione e verifica dei dati fiscalmente rilevanti attraverso una sempre maggiore interoperabilità delle banche dati oggi a disposizione degli Organi di controllo”. “Considerato che l’illegalità è un fenomeno dinamico che sa adattarsi rapidamente alle nuove condizioni - ha concluso - va posta particolare attenzione alle nuove tipologie di frodi emergenti, in particolare in materia di obblighi sui biocarburanti, sempre più ambiziosi, il cui mancato rispetto, oltre a generare danni per l’ambiente, determina una concorrenza sleale tra gli operatori”.