“Unem, rappresentando sia aziende integrate che operano in tutta la filiera sia aziende che operano nei singoli segmenti, negli anni ha potuto avere l’evidenza dell’evolversi dei fenomeni fraudolenti, nonché dell’efficacia e dell’impatto delle misure legislative di prevenzione progressivamente introdotte. Oggi possiamo dire che le misure adottate sinora sono state efficaci e il fenomeno si è molto ridimensionato, anche se non è stato ancora debellato. Per questo è fondamentale proseguire sulla strada intrapresa dando rapida attuazione agli adempimenti che ancora mancano, sviluppando altresì, attraverso il pieno utilizzo delle banche dati disponibili e la cooperazione tra le diverse Amministrazioni competenti, anche comunitarie, una permanente struttura di intelligence in grado di prevenire e contrastare rapidamente i fenomeni fraudolenti”. È quanto ha detto oggi il presidente di Unem, Gianni Murano, alla Commissione Finanze della Camera nel corso dell’audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui fenomeni di evasione dell’Iva e delle accise nel settore della distribuzione carburanti. “Molto è stato fatto ma c’è ancora da fare - ha proseguito - soprattutto per completare la tracciatura completa del prodotto a partire dalle autobotti per arrivare fino alle fasi di scarico sull’impianto e successiva vendita dei prodotti. Va poi rafforzato il monitoraggio dell’attività dei traders e vanno individuati efficaci sistemi di acquisizione e verifica dei dati fiscalmente rilevanti attraverso una sempre maggiore interoperabilità delle banche dati oggi a disposizione degli Organi di controllo”. “Considerato che l’illegalità è un fenomeno dinamico che sa adattarsi rapidamente alle nuove condizioni - ha concluso - va posta particolare attenzione alle nuove tipologie di frodi emergenti, in particolare in materia di obblighi sui biocarburanti, sempre più ambiziosi, il cui mancato rispetto, oltre a generare danni per l’ambiente, determina una concorrenza sleale tra gli operatori”.